LA LIBERTÀ N&DEG 9

Giornale indipendente di tutti gli abitanti del Gibuti dell'opposizione.

Tutte le notizie che il regime di M. GUELLEH cerca di nascondere.

Sommario N° 9 dal 21 novembre al 27 novembre 1999
- CHIAMATA DI IL LDDH IN FAVORE DEI BAMBINI DEL GIBUTI
- CONVOCAZIONE DEL MAESTRO AREF A LA GENDARMERIA
IL LUNEDÌ 22/11 A 16 H 00. È Riuscito Provvisoriamente Libero Ha 20h00
- Il Rapporto di avvocati Senza Frontiere (Francia)
- Carcerazione di AHMED SALAH, corridore del Gibuti
20/11: Chiamata del Presidente del LDDH in favore della Pace in modo da restaurare la protezione dei bambini del Gibuti ed a non compromettere più prima del loro avvenire. 22/11: TESTO DI LA CHIAMATA FIRMA CONGIUNTAMENTE PER 20 ASSOCIAZIONI AFRICANE DI DIFESA DEI DIRITTI DI L'UOMO
21/11 - FIDH: Elementi di notizia sulla situazione dei D.H. in Gibuti - Una constatazione opprimente di tutte le violazioni dei Diritti dell'uomo - Come le autorità francesi possono sostenere una tale dittatura? 22/11: Rapporto Di avvocati Senza Frontiere (Francia) ALL'opportunità Di una Missione Di Difesa Dei Giornalisti Incolpi
21/11: Tre giudici: M Warsama, Iyeh e Saïd Ibrahim hanno un curioso modo di rendere la giustizia.... ! per piacere a M. Guelleh ed al regime. 23/11: L'istituto Dei Diritti Di L'uomo denuncia la violazione per il governo del Gibuti degli strumenti internazionali che ha ratificato e che si è impegnato a rispettare.
21/11: ALLERTA ROSSA ": Il Dottor Mohamed AREF è convocato alla Gendarmeria del Gibuti il lunedì 22/11 a 16 h 00 locali (14h00 Parigi) per affare egli concernente. Tutti i timori sono permessi... 24/11: L'esercito francese si prepara ad aiutare l'esercito Nazionale abitante del Gibuti per condurre delle azioni di repressione nel Nord, contro essi resistenti del FRUD?

22/11: Comunicato dell'AFADD in favore del Dottor AREF
26/11: UPC (Camerun): Messaggio di sostegno agli oppositori politici del Gibuti. 26/11: COMUNICA DEL FRUD - L'AND IMPEGNA UNA AZIONE IN IL NORD DEL GIBUTI -> NUOVI RISCHI PER LE POPOLAZIONI CIVILI.
26/11: Intervista di Giorgio-Henri BEAUTIER, Presidente della lega belga
dei D.H. per Istvan FELKAI
 
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Tutti i numeri dal N° 0 in Francese
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Proviamo un software automatico di traduzione. Non garantisce una fiabiltà totale dei testi.
In caso di difficoltà o di incomprensione, vi preghiamo di riferirvi alla versione francese che è l'unica da noi verificata. Decliniamo ogni responsabilità in quanto agli errori di traduzione.

LA LEGA DEL GIBUTI DEI DIRITTI UMANI - L.D.D.H. -
Presidente Natale ABDI Jean-Paul
Sede: Quartiere V, Viale del generale de Gaulle N° 66,
Repubblica del Gibuti
Telefono Bur 00 / 253 35 78 04
Tel/fax: Dom 00 / 253 35 80 07

Gibuti, il 20 Novembre 1999

 

NOTA DI NOTIZIA N&DEG 10/LDDH/99

PER I NOSTRI BAMBINI
CHIAMATA PER UNA PACE DEFINITIVA E GLOBALE

Il 6 dicembre 1990, la Repubblica del Gibuti ha ratificato la Convenzione ai Diritti del bambino adottato il 20 novembre 1989 dall'assemblea Generale delle Nazioni Unite. Questa Convenzione conferisce ai bambini dei Diritti e delle Libertà fondamentali tenendo conto dei loro bisogni per ricevere un'assistenza ed una protezione a causa della loro fragilità e della loro vulnerabilità.

Ora, il conflitto interno di novembre 1991, considerato per il potere in posto come definitivamente résolut il 26 dicembre 1994, perdure a tutt'oggi e tocca principalmente i bambini a causa delle distruzioni delle infrastrutture sociali, dell'insicurezza degli spostamenti di popolazione verso la Capitale ed i paesi limitrofi.

L'insieme degli effetti della guerra, che siano diretti o indiretti, compromettono ogni sviluppo del bambino del Gibuti e principalmente i nostri bambini del Nord e del Sud-ovest. Una tale situazione di guerra larvée ha condotto ad affettare pesantemente tanto psicologicamente questi bambini che fisicamente, ne più delle loro incapacità a potere inserirsi nella vita cittadina ed ad ogni cambiamento costretto del loro mezzo.

Questi bambini sono oggi le prede facili della delinquenza e delle sue ricadute (sfruttamenti, stupri, arresti imprigionamenti nelle condizioni inammissibili, ecc.)

Di conseguenza, il Lega abitante del Gibuti dei Diritti Umani - LDDH - inquieto e preoccupata dell'avvenire dei Bambino abitanti del Gibuti riaffermo che il Diritto di ogni bambino alla sopravvivenza, al godimento di un migliore stato di salute, allo sboccio più atto al suo sviluppo passo innanzitutto per una reale Pace.

Anche, lanciamo una chiamata pressante per un arresto definitivo e franco della guerra e per l'instaurazione di una pace globale, affinché sia restaurato la cornice ideale per ogni sviluppo che dipende dall'avvenire del bambino.

Il Lega abitante del Gibuti dei Diritti Umani - LDDH - esigo del Presidente della Repubblica del Gibuti di aprire il dialogo e di impegnare dei negoziati sinceri e trasparenti col Presidente del FRUD, M Ahmed DINI AHMED, per una Pace definitiva e globale.

Il Presidente
Noël ABDI Jean-Paul

 


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POSTA DEI LETTORI
Riprendiamo in modo anonimi (per ragioni di sicurezza degli autori) il contenuto integrale delle lettere che ci sono inviate. Per evitare ogni polemica ci ha scelto volontariamente di non rispondere alle critiche, quando sono espresse con convinzione.

Gibuti: diplomi.
> Credo che ha Gibuti, il diploma ha perso del suo valore.
> Difatti, ha che cosa serve di studiare mentre un semplice documento di identità
> tribale dell'ethnie al potere permette di entrare nel paradiso.
> M. A.M.
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Subject: Alcune parole agli informatori che siete

> Sono un giovane studiato abitante del Gibuti in Francia e sono sorpreso di
> i vostri propositi. Sono tuttavia di accordo della vostra devozione alla verità
> ed alla giustizia ma per favore tra noi, sappiamo questo che si
> passaggio da noi. Smettete allora di drammatizzare la situazione agli occhi dei
> terzo persone. E per favore non provare a farci conoscere
> della personalità che si conosceva già soldi altre funzioni.
> Ai miei occhi, Mr Ali MEDAL WAIS è beninteso il vecchio capo
> di Stato Maggiore dell'AND e Mr Moussa Ahmed è Capo dell'opposizione
> unificata e candidato alla presidenza alle elezioni di avirl 1999 ma
> per niente queste due persone sono dei giornalisti.
> Ed ancora un'ultima cosa l'ufficiale Mahdi Cheick Moussa non è di
> il famiglia Gouled a meno che famiglia significa per voi sotto-clan????
> Se è il caso mandarvimi spiacente.
> Allora un poco di seri voi che difendete talmente non la verità éxagerez
> non e non abusate dell'ignoranza di certe persone. Continuate
> il vostro combattimento ma con più di dignità e di rispetto per altrui.
>
> GRAZIE

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ciao,
>
> sono rivoltato di vedere ancora questo genere esisto ha sempre djibouti.
> vorrei dire semplicemente che c ' è ancora la dittatura ha
> djibouti ha la vigilia di millennio. c ' è veramente inaccettabile.
> j ' spero qu ' un giorno ciò cambierà.
> sono entirement ha la vostra disposizione se avete bisogno di me.
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MESSAGGIO DI SOSTEGNO DI L'UPC -
UNIONE DELLE POPOLAZIONI DEL CAMERUN

FERMO SOSTEGNO DI L'UNIONE DELLE POPOLAZIONI DEL CAMERUN (UPC)
A LA LIBERTÀ DEI DIRIGENTI DI L'OPPOSIZIONE DEL GIBUTI!
PER LA DEMOCRAZIA IN GIBUTI!
Contro tutte le dittature di cui quella di Paul Biya in Camerun!
Per l'UPC, Fotso-Djemo

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fidh
Internazionale Federazione of Human Rights

Elementi di notizia

Repubblica del Gibuti

Stato degli Iieux della situazione dei diritti dell'uomo
in Repubblica del Gibuti
15 novembre 1999

Sommario
I. Présentation
Egli. Diritti economici e sociali
111. La situazione dei difensori dei Diritti dell'uomo IV. Liberté!-sindacale
V. Libertà di andare e venire
VI. Libertà di opinione
VII. Arresti arbitrari e torture
VIII. Libertà della stampa
IX. Diritto di asilo
Glossario


Repubblica del Gibuti

Nel settembre 1997, la Federazione Internazionale dei Diritti dell'uomo (FIDH) pubblicava un rapporto intitolato " Gibuti, 20 dopo l'indipendenza: una Repubblica in perdizione ".
il 7 maggio 1999, il Parlamento europeo votava una risoluzione (cf. La libertà N° 7) nella quale egli:

  • condanna le violazioni dei diritti dell'uomo commesso in Repubblica del Gibuti e chiedi al governo abitante del Gibuti di rispettare oramai pienamente i diritti e libertà fondamentali, particolarmente la libertà di opinione, la libertà di espressione o ancora il diritto ad un processo equo
  • condanna fermamente attualmente i trattamenti riservati ai detenuti delle prigioni del Gibuti, particolarmente quella di Gabode, domanda che le cure necessarie siano date urgentemente ai malati e feriti incarcerati e che le condizioni di detenzione adatta siano garantite dalle autorità del Gibuti.

I. Présentation
.Rappel storico
Fino nel 1977, anno del suo accesso all'indipendenza, Gibuti era un territorio francese.
Oggi, rimane una presenza militare francese sul suo territorio di circa 2.500 uomini.
La Repubblica conterebbe circa 650.000 abitanti.
la capitale dello stesso nome è un porto sul Golfo di Aden all'entrata del mare rosso.
Gibuti vive essenzialmente della sua pozione geografica.
L'economia della Repubblica riposa essenzialmente sulle attività ed i servizi del porto grazie alla presenza francese.

.Politique
Il Presidente Hassan Gouled (ethnie degli Issas) ha regnato senza divisione durante più di 20 anni.
Nel novembre 1991, una guerra civile esplode. Oppone la Fronte di Ristorazione dell'unità Democratica (FRUD) e le forze governative. il FRUD raggruppa in realtà quattro correnti dell'oppositori Afar:
-MPL: Movimento Popolare di Liberazione
-FRPD: la Fronte di Resistenza Patriottica del Gibuti
-AFD: l'alleanza delle Forze per la Democrazia
-AROD: l'azione per una Revisione dell'ordine in Gibuti.

Questa guerra durerà tre anni, fino al 26 dicembre 1994 data alla quale è firmata un trattato di pace tra un gruppi dissidenti del FRUD ed una parte del governo ad Ab'a.
Alcuni ministri generati del FRUD raffigurano ancora al governo. Tuttavia, un part!e del FRUD ha rigettato gli accordi di pace.

Gli oppositori al potere sono inseguiti e molto hanno di fuggirlo nei paesi vicini o in Europa.
Nel 1997, la coalizione al potere arraffa la totalità delle 65 sedi alle elezioni legislative.

.Situation attuale
Presidente attuale

Le elezioni presidenziali del 9 aprile 1999, molto contestate, portano al potere il Signore Ismail Omar Guelleh che è altro solamente il nipote ed il più vicino collaboratore del vecchio Presidente Hassan Gouled ed il vecchio capo dei servizi di sicurezza.
Il nuovo capo dello stato è investito nelle sue funzioni il 8 maggio 1999.

Conflitti
gli affrontamenti armati tra le forze governative ed il movimento armato del FRUD, presieduto da M. AHMED DINI AHMED si intensificano da parecchi mesi al Nord ed all'ovest del paese.
In queste zone di conflitti le violazioni caratterizzate dei diritti dell'uomo per le forze regolari (Forza nazionale di polizia -FNP, e l'esercito nazionale del Gibuti -AND) dello stato abitante del Gibuti sono numerose.
A guisa di rappresaglia, queste ultime esercitano una repressione feroce contro i nomadi sospettati di appartenere o " suscettibile di connivenza con la ribellione " senza produrre prima di tutto l'inferiore corpo del reato, o l'inferiore prova di questa appartenenza o connivenza.
Il popolazione Afar è mirato principalmente, vittima di rastrellatura delle loro zone di insediamento, di esecuzioni sommarie, di stupri. Delle centinaia di persone dell'ethnie Afar sono costrette di rifugiarsi in Etiopia.

Prigionieri di guerra

il 15 aprile 1999, in seguito ad un'azione militare del FRUD nella regione di Bolli nel Nord del Gibuti, di numerose persone della regione Bolli-Assagueïla-Randa sono fermate e portate a Tadjoura, dove sono sottomesse all'incidi torture fisiche.

Il 26 aprile 1999, un attacco è condotto dal FRUD nella regione di Mehedo.
L'indomani, a guisa di rappresaglia, le truppe governative che procedono alle esecuzioni extragiudiziali e sommarie dei civili presi in ostaggio.

L'esercito governativo è sospettato avere assassinato ad Orobou 3 persone civili:
- Abdallah Ahmed Mohamed Rebeh è stato ucciso a forza di coltello
- Spumò Abdallah dice Asa-Houmed è stato fucilato
- Ahmed Kamil Mohamed dice Yagouri è stato fucilato

Il 24 luglio 1999, in seguito a combattimenti che hanno luogo a Mehedo nel distretto di Obock tra i combattenti del FRUD (Fronte della Ristorazione dell'unità) ed i Forze Eserciti abitanti del Gibuti, 5 feriti del FRUD sono stati catturati:
- Mohamed Ali Mohamed
- Ahmed Houssein Ali
- Hassan Hamadou Assamo.
- Abdo Hassan Houssein
- Abdo Ahmed Mohamed

 

Egli. Diritti economici e sociali

Nel dicembre 1998, un'epidemia di malaria imperversa al Sud-ovest di Gibuti che fa delle decine di morti. Il governo abitante del Gibuti non interviene ed installi medico -l'accès un blocco degli ONG a queste regioni è rifiutato.
Oggi, la capitale è sottomessa ad un blocco economico e finanziere: lo scopo è di affamare gli oppositori e la loro famiglia.
Le autorità sembrano fare pressione sulle grandi società affinché assumono solamente delle " persone sicure " particolarmente raccomandate per i membri della squadra al potere o i loro rappresentanti.
Delle misure di ritorsione sono prese contro gli oppositori o sospettati di aiutare degli oppositori: gonfiatura ingiustificato delle tasse, tagli frequenti di elettricità o del telefono.

 

III. La situazione dei difensori dei diritti dell'uomo
Tutti i difensori dei diritti dell'uomo sono il bersaglio di una costante repressione da parte dei tenuta dei poteri.

Ritiro di documenti di viaggio
Il 15 febbraio 1999, il Dottor Aref, avvocato e difensore dei diritti dell'uomo, è stato condannato a 2 anni di imprigionamento di cui 6 mesi fermi per tentativo di truffa ed appropriazione indebita. È oggi libero, in seguito al decreto di grazia presidenziale del 10 maggio 1999. Conviene sottolineare che i suoi due colleghi francesi che dovevano assicurare la sua difesa si sono visti rifiutare il rilascio del loro visto e non si sono potuti rendere dunque in Gibuti.
Il 9 giugno, il Consiglio dell'ordine degli avvocati ha deciso la sua radiazione della sbarra.

In dicembre, mentre si rendeva agli Stati Generali dei difensori dei diritti uomini organizzati a Parigi per gli ONG internazionali per celebrare il 50 compleanno della Dichiarazione Universale dei diritti dell'uomo, il Dottor Aref si è visto confiscare i suoi documenti di viaggio all'aeroporto del Gibuti. Il suo passaporto confiscato a questa opportunità non sempre gli è stato rimesso. Da, è sotto sorveglianza quasi costante.

Il LDDH
Secondo il Signore Abdi Natale Jean-Paul, Presidente della Lega del Gibuti dei diritti umani (LDDH), la creazione di questa lega, il 4 maggio 1999 è stata motivata da n la situazione deplorevole dei diritti dell'uomo questi ultimi anni, così come l'assenza di istanze focali per una vera difesa dei diritti Umani in Repubblica del Gibuti.

Alcuni giorni dopo la sua creazione, il 24 maggio 1999 la sede del LDDH è stata solamente il bersaglio di un attentato all'esplosivo. Il suo Presidente Signore Abdi Natale Jean-Paul, ed il suo vizio Presidente Signore Omar Ali Ewado è stato fermato dalla polizia per essere interrogati rilassati poi.

Due giorni più tardi, sono stati messi in guardia vista dal 25 maggio al 27 maggio per essere di nuovo sentiti.

 

Relazione tra la stampa ed i difensori dei Diritti dell'uomo.
I media pro-governativi, anche molto radio, televisione che giornali, orchestrano spesso delle campagne di diffamazione contro i militanti dei diritti dell'uomo.
I giornali negano sistematicamente di diffondere i comunicati stampa delle organizzazioni non governative.
Repubblica del Gibuti

 

IV. Libertà sindacale

Di 1977 a 1992, la libertà sindacale era inesistente in Gibuti. Difatti, a questa epoca, la regola assoluta era la legge del partito unico, l'Assembramento Popolare per lé Progresso (RPP), crea nel 1979, ed aveva non ci dunque che un sindacato unico totalmente sottomesso a questo partito.
La libertà sindacale è stata autorizzata solamente nel giugno 1992 con la creazione dell'unione abitante del Gibuti del Lavoro (UDT).

Oramai, esistono due centrali sindacali che rappresentano l'insieme de:s lavoratori in Repubblica del Gibuti. : l'UDT e l'UGTD.
Tuttavia da settembre 1995, la situazione della libertà sindacale è molto allarmante.
Oggi, i sindacalisti vivono in un stato di insicurezza permanente: Così, il Segretario Generale dell'UDT, il Signore Adan Mohamed Abdou, quotidianamente assillato è stato costretto di lasciare la capitale, e risiedi oramai nel distretto di Tadjourah senza risorse. Dadi che tenta di riempire la sua missione sindacale, è, così come la sua famiglia, direttamente minacciata.

Le quote sindacali sono gelate tutte ed i conti in banca dei sindacati afferrati.

Il 15 luglio 1999, il governo ha organizzato ultimamente, di autorità un " congresso congiunge " al nome di due centrali con per ordine del giorno la sostituzione della direzione legittima per gli ignoti reclutati in seno al partito al potere. Questo è così come il governo ha decretato una nuova direzione per ciascuna fin da centrali al disprezzo degli statuti delle due organizzazioni sindacali riguardate e delle convenzioni internazionali del Bit di cui il convenzione n° 87 e 98 relativi alla libertà di sindacale ed al negoziato, tuttavia ratificato dal Gibuti dal 1978.

La Confederazione internazionale dei sindacati liberi (CISL) ha protestato contro questi agissements governativi illegali e ha afferrato il Bit.

Richiamo storico
Nell'agosto 1995, il governo propone ed adotti una legge di finanze unilateralmente concepite da lui senza consultare i partner sociali. Questa legge di finanza, o dicendo consigliato dal FMI e la Banca mondiale decreto già una ritenuta da 40 al 60% sugli stipendi di tutti i lavoratori del Gibuti sotto il peso del 10% di tassa patriottica che era stata imposta loro nel 1992.

In seguito a questa legge, l'unione abitante del Gibuti del Lavoro (UDT) protesto e lancia con l'UGDT un preavviso di sciopero generale. Questo sciopero generale dei lavoratori del Gibuti sotto l'egida dell'intersindacale UDT /UGDT ha luogo dal 6 settembre al 23 settembre 1995.

Esasperato il governo si limita a reprimere ogni azimut il movimento sindacale che dichiara sovversivo ed illegale. La repressione è generalizzata e sistematico contro tutti i lavoratori e dei dirigenti sindacali. Delle centinaia di lavoratori sono licenziate, ordinanze e torturati.

I principali dirigenti del movimento sindacale di cui il Signore Adan Mohamed Abdou, Segretario Generale dell'UDT, sono licenziati, brutalizzati ed incarcerati durante le settimane. Anche le famiglie, donne e bambini dei sindacalisti sono brutalizzati per fare pressione su essi.

Dadi novembre 1995, dei lamenti per attentati gravi ai diritti umani e sindacali sono depositati vicino al Bit, per la Confederazione Internazionale dei Sindacati Liberi (CISL), l'organizzazione dell'unità Sindacale africana (OUSA), così come l'intersindacale UDT /UGDT.


V. Libertà di andare e venire

Ritiro di documenti di viaggio degli oppositori
M. Moumin Bahdon Farah, ex ministro della Giustizia e degli Affari Stranieri del Presidente Hassan Gouled Aptidon, principale oppositore del nuovo regime, si è visto ritirare il suo passaporto mentre si rendeva in Arabia Saudita per ragioni di salute.

M.Aden Robleh Awaleh (il capo del Partito Nazionale Democratico -PND), ex ministro del Presidente Hassan Gouled Aptidon, ed opponendo al nuovo regime politico, si è anche egli visto ritirare il suo passaporto.

Circolazione sottomessa ad un " Ialsser-passare "
Dal 21 ottobre 1998, la libertà di circolazione delle persone e dei beni è soppressa totalmente.

È sottomessa alla presentazione di un " lasciare-passare " per spostarsi di un distretto all'altro, o tra le località di un stesso distretto.

Blocco alimentare
Nelle regioni del Nord, la circolazione è vietata

Da maggio 1999, il Nord è sottomesso ad un blocco alimentare e sanitario per le forze governative che hanno deciso di applicare la politica della morte lenta. Le derrate alimentari di basi sono confiscate dalle forze dell'ordine all'uscita delle città di Obock e di Tadjourah particolarmente.


I veicoli di trasporto di merci e di persone in attività nel distretto di Obock sono immobilizzati dalla polizia.
I loro proprietari sono fermati e sono trasferiti sul Gibuti.

Tutti i punti di acqua (pozzi e sorgenti) sono controllati strettamente ed occupati continuamente per le forze per l'AND ed il FNP.

La maggior parte delle località del Nord e del Sud-ovest sono sottomesse ad un copro fuoco di 18 ore a 6 ore, rendendo impossibile ogni soccorso sanitario ad alcuni chilometri di queste località.


VI. Libertà di opinione
Tutti gli oppositori al potere in posto sono repressi. I media pro-governativi orchestrano spesso delle campagne di diffamazione al loro contro.
I politici dell'opposizione sono sorvegliati costantemente, assillati e minacciati. Sono sempre alla mercé di un processo salito da ogni locale.

Septembre/octobre 1997:
arresti di parecchi dirigenti, simpatizzanti o militanti del FRUD. Certi sono stati fermati in Etiopia, e rimisi alle autorità del Gibuti senza che nessuna procedura legale sia stata rispettata.
Il Signore Mohamed KADAMY, responsabile del FRUD in Europa, partita in effetti. È incarcerato ancora oggi alla prigione di Gabode.

Il 16 febbraio 1998:
tre personalità dell'opposizione civile sono fermate.
Il -Signore Mahdi Ibrahim A. God, presidente per interim della Fronte Unita dell'opposizione abitante del Gibuti: per avere firmato e diffuso il 15 febbraio un comunicato che chiede l'intervento del CICR in favore dei prigionieri feriti ai quali sono rifiutati le cure mediche necessitate dal loro stato.
Il -Signore Kamil Hassan Ali, presidente del Comitato di Sostegno ai prigionieri politici (CSPP): per avere formato e presieduto un comitato di sostegno ai prigionieri politici fermati e consegnati da Etiopia e detenuti per il Gibuti.

Il 22 giugno 1999:

Arresto del Signore Spumò Abdoulfatah, figlio del Signore Spumò ordine diretto Ahmed Idriss,sur del Presidente della Repubblica sotto il pretesto di ' reato économique'. Tuttavia, la vigilia era stato deferito al Tribunale dove il giudice istruttore allo visto del suo schienale, aveva ordinato il suo collocamento in libertà provvisoria.

Il 11 settembre 1999,
Signore spumò Ahmed Idriss,
Presidente dell'opposizione abitante del Gibuti Unificata (ODU), e candidato unico dell'opposizione alle elezioni presidenziali del 9 aprile 1999, riceve una convocazione per l'indomani per via di usciere che emana del Presidente dell'assemblea Nazionale e non contenendo nessuno motivo.
La sua convocazione segue la richiesta del Parquet che chiede la levata della sua immunità parlamentare che blocca l'inseguimento della procedura contro il giornale " Il Tempo di cui è il direttore di pubblicazione.
Tre giorni più tardi, l'ufficio dell'assemblea Nazionale ordina la levata della sua immunità parlamentare.

Il 23 settembre .1999, più di cinque centesimi soldati armati accerchiano la residenza del Presidente dell'opposizione abitante del Gibuti unificato (ODU). Signore spumò Ahmed Idriss. Alcune granate sono lanciate senza intimazione nella corte della sua residenza. Poi, delle unità speciali si rendono sui luoghi e danno l'assalto.
Una decina di persone è raggiunta dagli scoppi di granata di cui la donna e la ragazza del Signore spumarono Ahmed. Parecchie persone sono raggiunte dalle palle. Un giovane uomo decederà alcune ore dopo la sua ospedalizzazione.

Signore spumò Ahmed è fermato e deferito al Parquet. È messo in detenzione provvisoria alla prigione di Gabode.

La polizia avrebbe fermato anche simultaneamente parecchie centinaia di persone.

 

VII. Arresti arbitrari e torture
23 marzo .1999:
le autorità etiopi procedono agli arresti arbitrari: 5 profughi del Gibuti sono fermati ad Eli Da'ar.

26 marzo 1999 *:
arresti arbitrari nella regione di Sady e Mabia del distretto di Obock. 23 uomini sono fermati dall'esercito governativo; sono stati raggruppati al campo militare di Mehedo.
Dopo 4 giorni di sequestro in questa località, cinque di essi sono stati rilassati dopo avere subito delle violenze, un è stato custodito in detenzione a Mehedo e 9 altri sono stati trasferiti ad Obock, poi in Gibuti dove sono stati posti ai campi di polizia di Nagad.

15 giugno 1999:
L'educata ferma una ventina dei bambini oromos vecchi di 6 ha 11 anni nelle vie del Gibuti sotto i pretesti futili: vagabondaggi traffico di hascisc

23 giugno 1999:
dieci persone oromos sembrano essere stata fermata ed incarcerate ha la squadra dell'arrondissement ed al centro di ritenzione di Nagad. Hanno subito tutti delle torture affinché denunciano le reti incaricate di spedire gli Oromos in Eritrea.


VIII. Libertà della stampa
Numerosi inseguimenti giudiziali hanno il contro di giornali o di giornalisti.
I due giornali di opposizione, Il Tempo ed Il Renouveau sono stati vietati di pubblicazione. Perciò, oramai solo i media statali sono autorizzati.

Il Signore Amir Adawé, redattore capo del giornale La Repubblica e membro influente del Partito PND (Partito Nazionale Democratico) è detenuto attualmente.

Il 29 agosto 1999,
Il Signore Daher Ahmed Farah, redattore capo
del Renouveau
ed il generale Ali Meidal Wais, direttore del mensile di opposizione Il Tempo, ogni due membro dell'Alto Consiglio dell'opposizione abitante del Gibuti (ODU) sono convocati ha la gendarmeria.

L'inchiesta preliminare degli ufficiali di polizia giudiziale ha portato sui una pretesa diffusione delle false notizie con la pubblicazione nel loro giornale rispettivo di un comunicato stampa del Presidente del FRUD il Signore Ahmed DINI.

Il 2 settembre 1999,
il Tribunale di prima istanza del Gibuti (Tribunale dei Flagranti Reati) li condanno ha rispettivamente 12 mesi e 8 mesi di imprigionamento fermo per avere pubblicato un articolo " in contraddizione con la legge sulla stampa e suscettibile di recare offesa al morale delle forze armate.
Inoltre, sono ogni due condannato ha pagare 1 milione di FDJ (o circa 34.000 franchi) I due giornali sono stati vietati peraltro di pubblicazione durante 1 anno.

Le condizioni del processo non sono state giuste ed equi:
- nessuno avvocato della difesa non era presente al pubblico
- la polizia ha impedito i giornalisti ed i difensori dei diritti dell'uomo di rendersi al pubblico

Di più, secondo l'avvocato dei due giornalisti, il Dottor Cantier la procedura sarebbe macchiata di una nullità di ordine pubblico, i due giornalisti: non essendo stato deferito al Procuratore della Repubblica nei termini previsti 347 capoverso 2 all'articolo del Codice abitante del Gibuti di Procedura Penale.

Tutti due hanno interposto chiamata del giudizio il 4 settembre 1999.


IX. Diritto di asilo
Rafforzamento del cooperazione Ethio-abitante del Gibuti, cooperazione che si inserisce in una logica di repressione tra zone di confine al riguardo degli oppositori politici abitanti del Gibuti.

Delle estradizioni extragiudiziali sono effettuate regolarmente dalla sicurezza del Gibuti che rimette direttamente alle autorità etiopi delle persone che hanno fuggito in particolare gli Oromos ed i Somali.

L'Etiopia in quanto a lei, estrada i responsabile del FRUD verso il Gibuti (dal 1997).
il 1 aprile 1999, le autorità etiopi estradano così, 3 oppositori del Gibuti che detenevano da 4 mesi nelle prigioni di Dire Dawa e Hara in Etiopia deferiti al tribunale civile del Gibuti, due di essi sono rilassati.

Ma, Houssein Okieh Abdi dice Kuruh, sospettato di appartenere al FRUD è accusato " di assassinio, di tentativo di assassinio e di volo in gruppo armata prima di essere imprigionato alla prigione di Gabode.

Si rifugiati:
Le popolazioni locali già vittime delle alee naturali (zone aride, siccità endemica), e geopolitici (conflitto di frontiera tra i vicini etiopi ed eritrei) sono lasciate per conto e non beneficiano di nessuna assistenza umanitaria. Sono tanto vittime del sistema repressivo del potere del Gibuti che li accusa spesso di connivenza a causa dei loro legami di parentela con gli elementi del FRUD. Sono violentate e sono represse dalle forze governative al punto di lasciare deliberatamente i loro luoghi di residenze secolari ha causa dell'insicurezza persistente, gonfiando di facto il premio di profughi: stimato ha oggi 18 miglia persone ripartite essenzialmente in Etiopia ed in Eritrea

Ultime Notizie
16 ottobre 1999:
Una dozzina dei detenuti politici delle famiglie di Ismail Guedl Hared (leader politico dell'opposizione abitante del Gibuti), in detenzione provvisoria ha iniziato un sciopero della fame per protestare contro la no-istruzione del loro schienale.
Sono stati posti in detenzione provvisoria in seguito ad una storia di nascondi di armi sotto i capi di imputazione " di associazione di malfattori e di ornò.. militare " e rimangono sotto mandato di cattura senza giudizio da più di un anno, in violazione flagrante delle disposizioni del Codice di Procedura Penale.


19 ottobre 1999:
l'insieme dei detenuti politici (circa 60) ha seguito il movimento di sciopero.

2 novembre 1999:
Il Signore Mohammed KADAMY, in detenzione provvisoria alla prigione di Gabode da settembre 1997, ed in sciopero della fame con 45 altri prigionieri dal 19 ottobre, soffri di un'insufficienza renale che impiega i suoi giorni in pericolo. Il medico che l'ha auscultato il 29 ottobre avrebbe chiesto la sua ospedalizzazione. Non è stato trasferito all'ospedale che parecchi giorni più tardi.

GLOSSARIO
AND: Esercito Nazionale abitante del Gibuti
BIT: Ufficio internazionale del lavoro
FNP: Forza nazionale di polizia
FRUD: Fronte per la ristorazione dell'unità e della democrazia
ODU: Opposizione del Gibuti unificata
PND: Partito nazionale democratico (partito di opposizione)
PRD: Partito dal renouveau democratico (partito di opposizione)

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COMMENTO DI L'ARDHD:

UN SCANDALO FRANCESE

Alla lettura di questo rapporto emesso da un organismo di cui il serio e l'imparzialità sono incontestabili, siamo incerto sulla posizione delle autorità francesi che sostengono la dittatura del Signore Guelleh e che aumentano ogni anno l'importo delle sovvenzioni a titolo della cooperazione. Per testa di abitante queste sovvenzioni
sono di 15 a 20 volte più elevate che queste che è attribuito ad altri stati.
(Circa 350 F / 400 F per abitante contro 15 a 20 F in altri paesi).

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LA LEGA DEL GIBUTI DEI DIRITTI UMANI
-L.D.D.H

Il Presidente ~ Natale ABDI Jeans Paul
Sede Quartiere V. Viale de Gaulle non 66 B.P. 74 Gibuti. Repubblica del Gibuti
Ufficio Tale-fax (253) 357804
Domicilio tale-fax (253) 358007

 

Nota di notizia Na IO / LDDH / 92

Una Analisi Giuridica assortita di alcuni commenti
sui processi politici di tre leader politici di
l'opposizione abitante del Gibuti.

- Deputato spumò Ahmed Idriss Directeur di pubblicazione del giornale " Il Tempo "
- M. Ali Meidal Wais Condirettore di pubblicazione del giornale " Il Tempo "
- M. Daher Ahmed Farah Directeur di pubblicazione del giornale " Il RENOUVEAU "

A) Levata dell'immunità Parlamentare per il Risoluzione do 13 settembre 1999
I Richiamo dei fatti
Il sabato 28 Agosto 1999 a 16b30. all'infuori delle ore legali il Generale Ali Meidal Wais Condirettore di pubblicazione del giornale dell'opposizione abitante del Gibuti unificato (ODU) " Il Tempo " ed il Presidente del Partito del Renouveau Démocratique (PRD) ed il Presidente Daher Ahmed Farah Directeur di pubblicazione dell'organo di stampa del PRD, " Il Renouveau " è stato convocato dalla Squadra di Ricerche della Gendarmeria
L'inchiesta su un lamento del Parquet è caduta sulla diffusione delle false notizie avute riproducendo nel loro giornale rispettivo un comunicato stampa del Presidente del FRUD (Fronte per la Ristorazione dell'unità e della Democrazia) il Signore Ahmed Dini Ahmed che precisava nel suo comunicato stampa "
La sezione antiaerea del FRUD ha abbattuto stamattina un elicottero dell'esercito del Gibuti che assicurava la logistica dell'offensiva in corso. C'era al suo bordo 6 (sei) militari del Gibuti e 2 (due) mercenari polacchi.
Gli elicotteri militari sono degli obiettivi di combattimento che non devono essere chiesti in prestito per
dei passeggeri non combattente. Ciò che fa, rischierebbero la loro vita "
Il giornale del Governo " La Nazione " ha anche egli diffuso il comunicato stampa del
Presidente Ahmed Dini ed il suo manoscritto erano stati ingranditi? Tuttavia, " La Nazione " non è stata trascinata in giustizia

Un certo Capitano Signore Zakaria ufficiale della polizia giudiziale della gendarmeria ha
tenuto dei propositi ingiuriosi e minacciosi al riguardo delle personalità che li accompagnavano di cui il Presidente del Lega abitante del Gibuti dei Diritti Umani (LDDH).

Alle 21, la gendarmeria ha informato che le due personalità sono sotto vaglia di guardia a vista. L'indomani alle 9 degli ufficiali della polizia giudiziale della gendarmeria hanno deferito al
Parquet il Generale Ali Meidal ed il Presidente Daher Ahmed Farah (DAF)

I Generali Ali Meidal ed il Presidente Daher Ahmed sono stati messi in detenzione provvisoria e
condotto alla sinistra prigione di Gabode Il giovedì 2 settembre 1999, il Generale Ali Meidal Condirettore del giornale " Il Tempo " così come il Presidente Daher Ahmed Farah Directeur del giornale " Il Renouveau " ogni due membro dell'Alto Consiglio dell'opposizione abitante del Gibuti unificato (ODU), ed ogni due Membro di onore del Lega abitante del Gibuti dei Diritti Umani. (LDDH), sono stati condannati rispettivamente ad otto mesi e dodici mesi di imprigionamento fermo, un anno di sospensione dei due giornali (solo giornali dell'opposizione) e di una multa di un milione di franchi Gibuti, ciascuno.

Gli interessati hanno interposto Chiamata subito.

All'epoca del processo, nessuno lamento del Ministero della Difesa, nessuna prova materiale è stata versata allo schienale, né portata alla conoscenza di due incolpati. Del resto, il giudizio non fornisce nessuna notizia o precisione su Ia " demoralizzazione " delle Forze Anni del Gibuti.
A priori, il giudizio del 2 settembre! 999 sono un insulto .aux Forze Eserciti, e logicamente, è legittimo considerare i Forze Anni abitanti del Gibuti come un Anno " facilmente démoralisable ".

Di tanto più che è la seconda volta che i leader; politici sono condannati per questo stesso motivo
difatti !ors del processo del Ministro Moumin Bahdon Farah, del Ministro Ahmed Boojaleh Barreh e di quattordici soldati il Procuratore della Repubblica in pieno Pubblico aveva nella sua Requisitoria dichiarata che " nella notte del 15 un 16 agosto 1999 un Colpo di stato. aveva avuto luogo al campo di Sceicco Osman ..Mais tenuto conto del ge delle due personalità ha deciso di inseguirli per " demoralizzazione dell'anno ".

Per memoria:

  • All'epoca del primo giudizio di " demoralizzazione " del 1998, il Procuratore della Repubblica era il Signore Djama Souleiman, il giudice era il Signore Iyeh.
  • All'epoca del secondo giudizio di " demoralizzazione " del 1999, il Procuratore del
    Repubblica era il Signore Djama Souleiman, il giudice era il Signore Akbar
  • all'epoca del pubblico della Corte di chiamata, del 29 settembre 1999, la Camera
    Tribunale correzionale è composto dei seguenti giudici giudice Warsama, Presidente, giudice Akbar, giudice Iyeh.

Nel pomeriggio del sabato 11 settembre 1999, il deputato spumò Ahmed Idriss si è visto
significato da via di usciere una convocazione che emana del Presidente dell'assemblea Nazionale

Questa convocazione n " 229/ANIBD/MM non cadeva nessuna precisione sull'o i motivi della convocazione, ma esigeva del deputato spumò Ahmed Idriss che si presenta all'ufficio del Presidente l'indomani 12 settembre 1999 a 10 h.


Il Deputato spumò Ahmed ldriss si è presentato a 10h e è stato accolto dal Presidente ed il Segretario dell'Ufficio in presenza del Segretario Generale dell'assemblea Nazionale funzionario no-membro dell'Ufficio.

Il Presidente dell'assemblea Nazionale ha informato il Deputato spumò Ahmed Idriss, che il Ministro della Giustizia gli aveva trasmesso " una domanda di levata della sua immunità parlamentare, seguito alla pubblicazione di un articolo nel giornale " Il Tempo " del mese di agosto 1999, e di cui è il Direttore di pubblicazione "
Senza aspettare, gli altri membri dell'Ufficio dell'assemblea Nazionale, il Presidente ha aperto la seduta, il quorum non essendo raggiunto
Durando suddetta seduta parlamentare, la registrazione dell'udito non è stata effettuata, in vista dello stabilimento di un verbale obiettivo e reale. ciò che è obbligatorio per ogni dibattito a carattere legislativo del resto, ed in particolare quando si tratta di una Decisione Legislativa di una tale importanza e di al naturale grave a sapere la levata dell'immunità parlamentare di un collega

Il Deputato spumò Ahmed Idriss non ha ottenuto nessuno documento scrive sui fatti che gli sarebbero rimproverati per la Giustizia, durante questa detta seduta. Tuttavia, il giornale dell'amministrazione, " La Nazione " ha ufficializzato questa levata dell'immunità il giovedì 16 settembre !999 in un articolo intitolato. " Il Deputato spumò Ahmed rischio di essere condannato "

Per lettera in data del 17 settembre 1999 e controllata dalla segreteria del Presidente dell'assemblea il sabato 18 settembre 1999, il Deputato spumò Ahmed Idriss, nell'obiettivo di costituire la sua difesa ed in vista di sottomettere la sua richiesta vicino al Consiglio Costituzionale, a ricordare al Presidente dell'assemblea Nazionale che gli era indispensabile ottenere il suo diritto più elementare a sapere quello di essere in possesso della Risoluzione concernente la levata della sua immunità parlamentare.

Il Presidente dell'assemblea per lettera N. 233/AN/BD/MM del 20 settembre 1999 gli ha trasmesso per via di usciere la Risoluzione 11/AN/99/4 L. del 13 settembre 1999.

Egli Discussioni
A) Forma:

II -mezzo dell'inconstitutionnalité della levata dell'immunità parlamentare:


1°) Violazione dei Diritti alla difesa

ha) Il Presidente dell'assemblea Nazionale ha significato al deputato spumò Ahmed Idriss un b) la convocazione che gli ordina di venire al suo ufficio, senza nessuna precisione
b) Le ragioni o i motivi della riunione gli erano sconosciuti,
c) Il termine che è stato accordato al Deputato spumò per rendersi a suddetta seduta dell'Ufficio (in ore lavorative) era di quattro ore. Di dove, l'impossibilità materiale di preparare la sua difesa.
d) Il termine imparti al Deputato spumò e la no-precisione del motivo della convocazione non poteva permettergli in nessun caso la possibilità di farsi rappresentare per un collega, potendo assicurare la sua difesa.
e) La Proposta di Risoluzione che fisso e determina i fatti rimproverati in ogni affare di questo genere, e deve precisare se la domanda della Giustizia cade sulla detenzione, l'arresto et/ou sugli inseguimenti, non è stata stabilita. E del resto, questa non raffigura, come documento di base nel Risoluzione N. 11/AN/99/4éme L, e questo, in contraddizione con lo spirito e la lettera dell'articolo 64 del Regolamento Interiore dell'assemblea Nazionale.

Difatti, il Presidente dell'assemblea ed il Segretario dell'Ufficio dell'assemblea Nazionale dovrebbe, prima di tutto, stabilire seguito alla domanda della Giustizia, una Proposta di Risoluzione che deve essere comunicata a tutti i membri dell'Ufficio ed in un termine ragionevole al deputato riguardato prima che sia sentito, per permettergli di preparare e di costituire la sua difesa.

Dopo avere sentito il Deputato o il suo difensore, questa Proposta di Risoluzione è dibattuta poi, adottata emendata rigettata o dai membri dell'Ufficio o dell'assemblea Nazionale.

2°) -violazione del principio del dressement e della distribuzione del verbale
Tutti i dibattimenti, le inchieste i lavori legislativi devono essere oggetto di un registrazione audio in vista di innalzare i verbali.
La levata dell'immunità parlamentare che è una decisione grave non deve essere presa alla leggera né in fretta. Necessita tutte le garanzie ed i propositi del deputato causo o del suo difensore, non devono essere interpretati, tutto come, i propositi degli altri legislatori. Solo uno
verbale addestrato a partire da una registrazione può fare e può servire di diritto.
Il deputato spumò Ahmed Idriss è vittima della violazione del principio dello stabilimento dei verbali concernente la levata della sua immunità parlamentare.

 

B) FONDO

3°) -la violazione del 2 capoverso dell'articolo 52 del Regolamento Interiore:
Il 2 capoverso dell'articolo 52 del Regolamento Interiore stipula: " Quando, all'apertura di una seduta il quorum non è raggiunto, le deliberazioni sono rinviate all'indomani, sono allora valide qualunque sia il numero di votanti. "

Il Presidente dell'assemblea che aveva ricevuto certamente delle istruzioni dell'esecutivo, ha oltrepassato in vigore la Regolamentazione in ciò che riguarda l'apertura di una seduta tanto importante che quella che consiste alla levata dell'immunità parlamentare del Deputato spumò Ahmed Idriss.

4°) -le violazioni dell'articolo 51 della Costituzione:
È la seconda volta nello spazio di tre anni, che lo stesso Presidente dell'assemblea schernisce e viola la Costituzione del 4 settembre 1992, e questo di un modo flagrante, particolarmente le sue Disposizioni che precisano, tuttavia bene, nell'articolo 51 della Costituzione:

il quarto capoverso dell'articolo 51 della Costituzione definisce difatti, chiaramente, i limiti e la competenza dell'Ufficio dell'assemblea Nazionale nel campo riservato alla levata dell'immunità parlamentare, poiché stipula: " nessuno Deputato può, fuori sessione, essere fermato che con l'autorizzazione dell'Ufficio dell'assemblea Nazionale ".

L'Ufficio è abilitato di conseguenza, unicamente a dare la sua autorizzazione che nella cornice dell'arresto di un Deputato che necessita la levata dell'immunità parlamentare. Trattandosi dei casi di inseguimenti di un Deputato, l'Ufficio non ha per niente la competenza per potere dare la sua autorizzazione. Unica l'assemblea Nazionale (in seduta plenaria) è competente in questo campo, e questo conformemente al terzo capoverso dell'articolo 51 della Costituzione che precisa:
" Nessuno deputato può, durante la durata delle sessioni, essere inseguito od ordinanza, in materia criminale o correzionale salvo il caso di flagrante reato che con l'autorizzazione dell'assemblea Nazionale ".

5°) -la violazione flagrante dell'articolo 16 del Legge N. 2 Anno / 92/2 L del 15 Settembre 1992 relativo alla Libertà di Comunicazione:
mentre in quanto parlamentare il Deputato Said Ibrahim Badoul aveva partecipato attivamente al voto di questa Legge che autorizza la Libertà di Comunicazione, tutto uno ciascuno si porsi oggi la domanda di sapere il mancata osservanza per il primo dei legislatori (l'attuale Presidente Saïd Ibrahim Badoul) di questa stessa Legge, soprattutto il suo Articolo 16 che precisa: " quando il Direttore di pubblicazione gode di un'immunità, deve designare un Condirettore di pubblicazione che non gode di nessuna immunità.

Il Condirettore della pubblicazione deve essere chiamato nel termine di un mese a contare della data a
partire della quale il Direttore della pubblicazione beneficia dell'immunità mirata al capoverso precedente.

Tutti gli obblighi imposti al Direttore di pubblicazione sono applicabili al Condirettore,
e questo ultimo deve riempire le stesse condizioni che il Direttore di pubblicazione ".

Il Deputato Said Ibrahim Badoul che aveva partecipato attivamente all'adozione di questa legge, ha dimenticato forse l'importanza delle Disposizioni dell'articolo 16 che dispensano all'assemblea Nazionale ogni procedura di levata dell'immunità parlamentare di un Deputato, Direttore di pubblicazione, poiché questo è protetto dal suo Condirettore che non dispone dell'immunità.

Di più, le Disposizioni dell'articolo saputo-citato alleggeriscono le Decisioni Legislative, in questo senso che dà i mezzi alla Giustizia di potere inseguire il Condirettore di pubblicazione ad ogni volta che un articolo sarebbe oggetto di un lamento o di un collocamento in causa per il Ministero Pubblico.

È molto chiaro, che l'articolo 16 della Legge relativa alla Libertà di Comunicazione protegge dunque, e naturalmente, l'immunità di tutto Direttore di pubblicazione, appena questo abbia designato il suo Condirettore. E che, la violazione flagrante dell'articolo in questione per il Presidente ed il Segretario dell'Ufficio dell'assemblea Nazionale è pesante di conseguenze, in questo senso che prova nettamente la volontà del Potere Esecutivo di impegnare con la forza una prova coi rischi ed i pericoli incalcolabili e questo, gettando in prigione i Membri Dirigenti dell'Alto Consiglio dell'opposizione abitante del Gibuti unificato

Per più di chiarezza, è buono citare sotto, le Disposizioni Generali del Legge N° 2/AN/92/2 L del 15 Settembre 1992, relativa alla Libertà di Comunicazione che è una Rivoluzione in favore del pluralismo politico in una cornice di diffusioni e di notizie attraverso una stampa libera ed indipendente e questo, all'indirizzo della Comunità nazionale ed internazionale:

Articolo -1 -: " La libertà di stampa garanzia per fa Costituzione si esercita nella cornice dei
disposizioni della presente Legge ",
Articolo 2 -: " La presente legge si applica a tutte le forme ed a tutte le mode di comunicazione sociale particolarmente alla tipografia, alla libreria, agli organi di stampa, alle imprese editrici, alle imprese di distribuzione, all'affissione ed alle imprese di comunicazione audiovisiva ".
Articolo 3 -: " La libertà di comunicazione è il diritto, per ciascuno di creare e di utilizzare liberamente il media della sua scelta per esprimere il suo pensiero comunicandola ad altrui, o per accedere all'espressione di fa pensiero di altrui. Il cittadino ha diritto ad una notizia completa ed obiettiva, ed il diritto di partecipare alla notizia per l'esercizio delle libertà fondamentali di pensiero, di opinione e di espressione proclamata dalla Costituzione "
Articolo 4 -: " La libertà di comunicazione non deve recare offesa a fa pace sociale ed alla dignità di fa persona umana, né turbare l'ordine pubblico, non deve comportare nessuna notizia o inserzione contrarii alla morale islamica, o suscettibile di fare l'apologia del razzismo, del tribalisme, del tradimento o del fanatismo ". ...

B) Pubblico del Tribunale del 29 settembre 1992

Resoconto:
schiuma Ahmed, Presidente dell'O.D.U, incarcerato illegalmente il 23 settembre 1999 e è stato anticostituzionalmente al Parquet in compagnia di altri incolpati di cui 14 sono stati in detenzione provvisoria.
Tutti questi imputati dovrebbero rispondere di 3 capi di imputazioni e cioè:
- Incitamenti alla violenza
- Ribellione
- Associazioni di malfattori

Alla domanda del Parquet generale l'ultimo capo di imputazione è stato annullato.
Alla domanda di M. Moussa Ahmed che ha ' richiesto la presenza del Dottor Calatayud il suo avvocato e
quello dell'insieme degli imputati, il procuratore generale ha riconosciuto che ha ricevuto effettivamente il fax del Dottor Calatayud in questo senso ma che questo ultimo si è visto respinto il visto per altri affari che doveva difendere qui recentemente.

Il Giudice Warsama ha detto, che il rinvio non posa di problema per il Deputato spumò Ahmed che deve ritrovare in prigioni aspettando l'altro affare pendente in giustizia, ma che il rinvio non è in favore degli altri incolpati perché non amerebbero restare in prigione nell'attesa. Il Deputato spumò Ahmed avendo insistito, il giudice Warsama ha sospeso il pubblico per deliberare sul rinvio o no.

Dopo deliberazione, il Giudice Warsama ha rinviato questo Pubblico al mercoledì 6 ottobre 1999.
immediatamente, il procuratore generale si è alzato insistendo sul fatto che M. Calatayud non avrà di Visto ed il giudice Warsama di precisare che il rinvio è solamente per una settimana.

II Commento su questo affare Audiencée il 29 settembre 1999
Che il giudice Warsama abbia riconosciuto il Diritto alla Difesa decidendo il rinvio di questo affare ed una decisione coraggiosa e rara nel suo genere per una giustizia del Gibuti che non smette di oltrepassare soprattutto questo Diritto costituzionale appena si tratta di un processo politico.

Innanzitutto, andiamo a provare a descrivere le ragioni che hanno generato: le violazioni flagranti di domicilio sotto un diluvio di fuoco, della residenza del Deputato spumò Ahmed Idriss per le Forze Nazionali di Polizia il giovedì 23 settembre 1999 ed aggravato da un omicidio volontario col decesso di uno vicino al Deputato spumò Ahmed che è perito sotto le palle delle Forze di Polizia. La residenza del Deputato spumò Ahmed Idriss è stata danneggiata molto all'epoca dell'assalto senza intimazione delle Forze di Polizia.

Il giovedì 2 settembre 1999,
il Generale Ali Meidal Condirettore del giornale " il Tempo " così come il Presidente Daher Ahmed Farah Directeur del giornale " il Renouveau " ogni due membro dell'Alto Consiglio dell'opposizione abitante del Gibuti unificato (ODU) ed ogni due Membro di onore del Lega abitante del Gibuti dei Diritti Umani (LDDH) sono stati condannati rispettivamente ad otto mesi e dodici mesi di imprigionamento fermo, un anno di sospensione dei due giornali e di una multa di un milione del franchi Gibuti ciascuno.

Questo per avere diffondere in questi giornali un comunicato stampa del Presidente della Fronte per la Ristorazione dell'unità e della Democrazia (FRUD), M. Ahmed Dini. L'inserzione di questo comunicato stampa e la pubblicazione di articoli sulla situazione drammatica in Repubblica del Gibuti avrebbe secondo il Tribunale " demoralizzato le Forze Anni Governativi ".

il giornale governativo aveva tuttavia anche egli pubblicato questo comunicato stampa del Presidente Ahmed Dini ed il suo manoscritto era stato ingrandito. Naturalmente il giornale " La Nazione non è stata trascinata in giustizia.

Dieci giorni dopo, più precisamente il 13 settembre 1999. Il Presidente Saïd Ibrahim Badoul in infrazione totale all'articolo 16 della Legge sulla Libertà di Comunicazione e seguito ad una seduta dell'Ufficio di L'assemblea Nazionale unicamente carica di levata l'immunità parlamentare che nel solo caso dell'arresto di un Deputato conformemente all'articolo 51 della Costituzione, (questa seduta dell'Ufficio dell'assemblea in presenza del Deputato spumò ha iniziato i suoi lavori senza che il quorum sia raggiunto ed i lavori legislativi hanno avuto luogo senza registrazione audio che permette di innalzare fedelmente le interrogazioni ed il dibattito nel Processo
Verbale).
Il Presidente Saïd Ibrahim Badoul ha pubblicato arbitrariamente il 13 settembre una Risoluzione che cade sulla levata dell'immunità parlamentare del Deputato, il Presidente spumò Ahmed Idriss.

È buono ricordare che il 15 giugno 1996 lo stesso Saïd Ibrahim Badoul aveva di un modo anticostituzionale sollevato l'immunità parlamentare (per una semplice lettera firmata da lui) di M. Ahmed Boulaleh Barreh, Ali Mahamade Houmed, Moumin Bahdon Farah.

Questi tre deputati ed il Signore Ismaël Guedi leader dell'opposizione abitante del Gibuti e membri dirigenti del Gruppo per la Democrazia e la Repubblica (GDR) sono stati direttamente sentiti per gli Ufficiali della polizia giudiziale della gendarmeria nel loro domicilio all'epoca dell'inchiesta per " offeso al Presidente Hassan Gouled " perché queste personalità politiche avevano pubblicato in comunicato stampa in altro i seguenti termini: regno per la forza ed il terrore, pure schernendo la costituzione ".

Il Presidente del LDDH M. Natale Abdi Jean-Paul fin dalla ripresa per il procuratore generale delle sue funzioni non ha mancato di chiedere al procuratore generale di procedere dello stesso modo mandando due ufficiali di polizia giudiziale della gendarmeria al domicilio del deputato spumò Ahmed per procedere all'inchiesta preliminare su questo affare di cui il suo Condirettore è stato condannato già.

È spiacevole constatare che queste suggestioni non sono state trattenute, ma che le Autorità politiche al Potere hanno preferito piuttosto il modo forte violando il domicilio del Deputato spumò Ahmed (come nelle operazioni anti-terroristiche) con purtroppo un omicidio volontario conseguente al decesso per palla reale di uno vicino al Presidente spumò Ahmed.

Pubblico del 06/10/99
Il pubblico ha esordito a 9H00 sotto la presidenza del giudice Warsama ed i giudici ABKAR ed IYEH.

Il Presidente della Corte di chiamata (Camera Correzionale), dopo avere pronunciato i Capi di accusa ha informato che è stato afferrato dal Deputato spumò Ahmed Idriss di una domanda di rinvio assortito di una liberazione provvisoria immediata per permettere al suo secondo avvocato, il Dottor Roland Weyn. di organizzare la sua difesa, tanto più che il suo precedente difensore, il Dottor Roger-Vincent Calatayud si era visto respinto il Visto.

A questo proposito il procuratore generale aveva all'epoca del pubblico del 23 settembre insistito sul fatto che il Dottor Calatayud si era visto respinto il suo visto per un altro affare pendente davanti alla giustizia (affare che riguarda M. Moumin Bahdon, Ahmed Boulaleh Barreh e 14 militari per un preteso Colpo di stato trasformato durante il processo del primo Pubblico per il Procuratore della Repubblica in " demoralizzazione dell'esercito).

Il procuratore generale ha emesso immediatamente la sua obiezione ad ogni rinvio. Il Presidente della Corte di chiamata ha sospeso questo Pubblico, per deliberare sulla domanda di rinvio. Dopo deliberazione lo giudico Warsama ha informato della Decisione della Corte che ha rigettato la domanda di rinvio. Il Presidente della Corte ha proceduto alla chiamata nominale di tutti gli imputati subito. Tutti gli imputati si sono dichiarati vittime dell'aggressione poliziesca che è intervenuta tanto prontamente quanto brutalmente al domicilio di spumò Ahmed Idriss.

Certi prevenuti hanno affermato avere risposto dagli zampilli di pietre dell'intrusione brutale e violenta nella corte della Residenza del Presidente dell'ODU. La grande maggioranza degli imputati era dei vicina di spumò Ahmed Idriss ed alcuni erano dei simpatizzanti dell'ex-candidato alle ultime elezioni presidenziali del 09.04.99

Il Deputato spumò Ahmed ha dichiarato tra altri che la violazione di domicilio ininterrotto di omicidio e violenza avevano per solo obiettivo di compiere gli ordini venuto di in altezza per procedere alla sua liquidazione fisica perché una granata è stata lanciata alla sua direzione ma non è esploso grazie a Dio e che è in possesso di questa granata che è a disposizione della Corte.

Si è stimato stupito di ritrovarsi sulla panca dei colpevoli mentre tutto l'indico come vittima di questa aggressione condotta allo visto ed al saputo di tutti per il braccio armato del regime: le forze speciali di Polizia.

Ciò di tanto ha aggiunto che si era reso volontariamente alla convocazione dell'Ufficio dell'assemblea Nazionale sulla levata dell'immunità e si era disporsi a rispondere ad ogni convocazione in provenienza delle autorità giudiziali.

Il procuratore generale nella sua requisitoria ha affermato che la gendarmeria ha negato di procedere all'inchiesta. Prétextant l'assenza dei mezzi umani e materiali per rimettere la convocazione. n ha affermato che contrariamente alle notizie diffuse a questo proposito per certi media all'esteri, le forze di polizia sono intervenute a 7H00 della mattina e non a 4H30 anche se tutti gli imputati hanno dichiarato essere stato aggredito fin dall'alba durante la preghiera della mattina.

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NOTIZIE BREVI

e rassegna stampa

21/11: Avv. MOHAMED AREF
è convocato
alla Gendarmeria del Gibuti
il lunedì 22 novembre a 16 h 00 (Ora locale)
" per affare egli concernente.

La convocazione emana della caserma Capitano HAMADOU -
Capitano ZAKARIA HASSAN
Tale Ufficio: 00 253 35 10 03

Tale Personale: 00 253 35 73 09

Conto-tenuto delle pratiche in Gibuti, temiamo che il Dottor AREF non sia posto immediatamente in guardia a vista. Si tratta probabilmente di un seguito dell'affare dei giornalisti della Francia 2 che erano stati espulsi e di cui il materiale ed i cofanetti erano stati afferrati illegalmente dalle autorità del Gibuti.

Chiediamo a tutti i politici ed a tutte le Associazioni, che abbiamo tenuto informati dei rischi incorsi dal Dottor AREF di mobilitare si per evitare un nuovo dramma in Gibuti.

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Comunicato
Associazione francese
degli amici dei democratici del Gibuti

Lunedì 22 novembre 1999

Oggi 22 novembre 1999, Io Aref Mohamed Aref, avvocato e difensore dei diritti dell'uomo in Gibuti, è stato convocato alla gendarmeria per essere interrogato alle 16.

Anche se i fatti che gli sono rimproverati non gli sono stati indicati, è chiaro che la sua testimonianza davanti alle telecamere della Francia 2 è la causa di questa interpellanza.

Peraltro, Io Aref aveva inviato una lettera di chiamata all'aiuto a Lionel Jospin, lettera che un funzionario francese zelante ha comunicato immediatamente ai servizi di informazioni del Gibuti.

Ha ricevuto di molto gravi e molto serie minacce di morte da parte del potere tirannico del presidente Guelleh che non nasconde la sua volontà di ridurrlo definitivamente al silenzio.

Il regime di dittatura del Gibuti imperversa su tutta la popolazione dai decenni senza nessuna denuncia da parte della comunità internazionale.

Bisogna sostenermi Aref, uno dei soli uomini liberi del Gibuti sufficientemente coraggioso per inseguire pacificamente la lotta per l'onore, la dignità e la giustizia.

Mobilitiamoci per difenderlo contro lo stato di non diritto.

Parigi, il 21 novembre 1999

Roger-Vincent Calatayud

Presidente dell'A.F.A.D.D.

Roger-Vincent Calatayud
Avvocato-vecchio presidente del collegio degli avvocati
20 via Brauhauban
F-65000 TARBES
tél.: 00 33 (0) 5 62 34 10 83
fax.: 00 33 (0) 5 62 51 39 09
courriel: rv.calatayud@wanadoo.fr

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LE TESTIMONIANZE DI SIMPATIA E DI SOSTEGNO
IN FAVORE DEL MAESTRO AREF
AFFLUENTE ALLA SEDE DI L'ARDHD

In seguito alle notizie che abbiamo mandato da ieri sera, a proposito del probabile arresto del Dottor AREF, la nostra associazione riceve di numerose domande di notizia e soprattutto di numerosi messaggi di simpatia e di sostegno.

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VENTI ASSOCIAZIONI AFRICANE DI DIFESA DEI DIRITTI DI L'UOMO
FIRMANO UNA CHIAMATA CONGIUNGE IN FAVORE DEL MAESTRO AREF E DEL RISPETTO DEI D.H. PER IL REGIME DI M. ISMAIL OMAR GUELLEH.

I partecipanti (Magistrati, Avvocati, Giuristi, Militanti dei diritti
uomini) al simposio Internazionale sulla giustizia organizzata dall'UIDH a
Ouagadougou, Burkina Faso i 22, 23 e 24 Novembre 1999 viene di
prendere conoscenza di ciò che segue:

M° ARREF, Presidente dell'associazione per il Rispetto dei Diritti di
l'uomo in Gibuti ha appena stato convocato alla gendarmeria per il lunedì
22/11/1999 alle 16 (ore del Gibuti) " per affare egli concernente
.

Secondo le notizie nel nostro possesso questa convocazione avrebbe dei
legami con un'intervista accordata da M° AREF a due giornalisti
francesi della Francia 2 espulsa ed al pignoramento di una corrispondenza di M°
AREF destinato al Primo Ministro francese Lionel Jospin.

Questa interpellanza così come le minacce di morte anteriore di cui M°
AREF ha fatto già l'oggetto costituisco degli attentati gravi alla libertà
di espressione; al segreto delle corrispondenze ed all'integrazione fisica
universalmente riconosciute.

Questo è perché: l'UIDH, le organizzazioni dei diritti umani e dei
eminenti personalità presenti ad Ouagadougou (Burkina Faso):

- Esprimono le loro vive preoccupazioni ed inquietudini a proposito del
convocazione, delle seccature e minacce di morte che pesano su M° AREF
;
- Esigono la cessazione immediata di queste violazioni dei diritti umani
per gli autorità abitanti del Gibuti e la restituzione a M° AREF di suono
passaporto per permettergli di partecipare al presente incontro di
Ouagadougou;
- Domanda al Governo abitante del Gibuti di conformarsi alle norme
regionali ed internazionali alle quali Gibuti è partito preso.

Per i partecipanti
Il Presidente
HALIDOU OUEDRAOGO

Hanno firmato anche le associazioni, sezioni membri dell'UIDH

- Associazione Nigeriana dei Diritti dell'uomo
- Associazione abitante del Mali dei Diritti dell'uomo
- Movimento Burkinabè dei Diritti dell'uomo
- Lega Abitante del Benin dei Diritti dell'uomo
- Lega abitante del Camerun dei Diritti dell'uomo
- Organizzazione Nazionale dei Diritti dell'uomo del Senegal
- Lega nativa della Costa d'Avorio dei Diritti dell'uomo
- Lega Centrafricaine dei Diritti dell'uomo
- Lega Nigeriana dei Diritti dell'uomo
- Lega togolese dei Diritti dell'uomo
- Lega Burundaise dei Diritti dell'uomo
- Lega Bissau abitante della Guinea
- Lega Mauritanienne dei Diritti dell'uomo
- Lega abitante del Ciad dei Diritti dell'uomo
- Lega ruandese dei Diritti dell'uomo
- Associazione di Difesa dei Diritti dell'uomo Guinea Conakry
- Associazione abitante del Ciad dei Diritti dell'uomo
- Incontro africana per la Difesa ed i Diritti dell'uomo (RADDHO
-Senegal)
- Associazione Mauritanienne dei Diritti dell'uomo
- Organizzazione abitante della Guinea dei Diritti dell'uomo.

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Nota dell'ARDHD:

Il Signore GUELLEH va infine rendersi conto che la politica di repressione che conduce attualmente non ha nessuna uscita? Più chiude gli oppositori politici, più si parla di essi. Il movimento iniziato è irreversibile. M. GUELLEH sarà responsabile del collocamento lontano dal Gibuti in tutte le istanze internazionali.

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24/11 NUOVE VIOLAZIONI DEI D.H. nel Nord

ARRESTI E TORTURE

Abbiamo appena appreso che 18 persone sono state fermate ad Andoli il 12 e 13 novembre 1999. Quattro di esse sono stati torturati alla caserma locale:
- MOHAMED ABDALLAH,
- ALI IBRAHIM HOUMED,
- MOHAMED AHMED MOUSSA
- IBRAHIM ABDALLAH MOHAMED
Sono state trasferite il 22 novembre ad Obock.

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FRONTE PER LA RISTORAZIONE
DI L'UNITÀ E DI LA DEMOCRAZIA

Contatto: 0032/476342583

Bruxelles, il 26 11 99

COMUNICA DI STAMPA

Quattro civili sono stati fermati e sono stati torturati alla caserma di Andoli (nord del Gibuti) dal 13 novembre 1999 per i militari governativi.
Si tratta di:

- Mohamed Abdallah,
- Ali Ibrahim Houmed,
- Mohamed Ahmed Moussa,
- Ibrahim Abdallah Mohamed.

Sono stati trasferiti ad Obock il 22 novembre e sono stati custoditi da in isolamento.

Il FRUD condanna e denunci l'assillo quotidiano che subisce i civili del nord del paese e chiedi la liberazione delle persone ingiustamente fermate.

MOHAMED A HOUMADO
Portavoce della direzione del FRUD

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KADAMY, prigioniero incarcerato senza giudizio da più di due anni
era stato trasferito all'ospedale Peltier a causa di un grave insufficienza renale.
Da lui è menotté al suo letto e soprattutto non è curato.

Il 7 novembre 199, Khadamy è menotté al suo letto dalla sua ospedalizzazione. Si è guardato da un numero considerevole da poliziotti. È sempre sotto perfusione. Suo sposa Aïcha si batte per ottenere l'autorizzazione di fare effettuare le analisi necessarie ed indispensabili in un laboratorio privato, perché l'ospedale si dice incapace di effettuarli. Incontra delle grandi difficoltà per effettuare questo passo.

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I.O.GUELLEH insegue la sua operazione di terrorisation del popolo!
Dopo i giornalisti, gli oppositori Io AREF, oggi fa

incarcerare lo sportivo del Gibuti più conosciuto nel mondo....
per ragioni politiche!!!!!

Dépuis questo aprés mezzogiorno il corridore internazionale abitante del Gibuti Signore Ahmed
Salah è in Prigione per ragioni politiche. Ahmed Salah era capitano di l´armée nazionale.
È stato cancellato dei controlli di l´Armée Nazionale alla sua domanda, qualche settimana fa solamente. Non sopportava più le seccature permanenti del governo.
Ahmed Salah è conosciuto per le sue classifiche nel mondo intero nei
prime righe di tutti i maratons internazionali ai quali ha partecipato.
Ahmed Salah è incarcerato oramai nella sinistra prigione di GABODE.

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Avvocati Senza Frontiere - Francia

 

MISSIONE IN GIBUTI

Del 17 al 24.10.1999
Ferdinando DJAMMEN-NZEPA
Segretario d ' ASF -Francia

,
1

Rapporto Di Missione In Gibuti (del 17 ai 24 cotobre 1999)

* Affare ALI MEIDAL WEISS e DAHER AHMED FARAH c/Ministère Pubblico

* Affare Spumò c/Ministère Pubblico ABMED IDRISS


Signori ALI MEIDAL WEISS, DAHER AHMED FARAH sono stati condannati (senza avere potuto beneficiare dell'assistenza di un Avvocato) il 02 settembre 1999 per la Camera Correzionale del Tribunale di Prima Istanza di Gibuti che siede in pubblico dei Flagranti Reati per:

  • Propagazione delle false notizie suscettibili di turbare l'ordine pubblico,
  • Partecipazione ad un'impresa di demoralizzazione dell'esercito in vista di nuocere alla Difesa Nazionale.

Riguardando Mr ALI MEIDAL WEISS:

  • 8 mesi di imprigionamento chiudono
  • 1 milione del franchi djibouti di multa (33 334 FF)
  • Sospensione della pubblicazione del mensile " Il Tempo " durante un anno

 

Riguardando DAHER AHMED FARAH

  • 1 anno di imprigionamento fermo
  • 1 milione del franchi djibouti di multa (33 334 FF)
  • Sospensione della pubblicazione del mensile " Il Renouveau " durante un anno

I due imputati si sono visti conferire un mandato di cattura al pubblico e sono stati condotti subito alla prigione di Gabode.


Signori ALI MEIDAL WEISS, DAHER AHMED FARAH hanno rialzato chiamata di questa decisione e hanno sollecitato il concorso degli associazione " Reporter Senza Frontiere ".

Questa ultima ha chiesto allora agli associazione " Avvocati Senza la Frontiere Francia " di assicurare la difesa in chiamata dei due prevenuti.

Sono stato designato per questo fare dunque, dopo che il Dottor Sylvie ROUQUAIN avesse rinunciato a questa missione per le ragioni professionali.

Il processo previsto per il 06 ottobre è stato riportato una prima volta al 13 ottobre, il visto mi essendo stato rifiutato e è stato fissato al pubblico del 20 ottobre, dopo che ho potuto ottenere suddetto visto vicino all'ambasciata della Repubblica dal Gibuti a Parigi non senza difficoltà.

Sono andato in Gibuti la domenica 17 ottobre 1999 dunque dove sono restato fino al 24 ottobre.

I - Il contesto politico
La Repubblica del Gibuti ha conosciuto delle elezioni presidenziali il 9 aprile 1999.

Queste elezioni, ottenute da Mr ISMAEL OMAR GUELLEH sono state contestate dall'opposizione per cui il vincitore poteva essere solamente il suo candidato Spumò AHMED IDRISS, Presidente dell'opposizione abitante del Gibuti Unificata (ODU).

Il paese è in preda ad una guerra civile da 8 anni opponendo le truppe governative alle forze del FRUD (Fronte per la Ristorazione dell'unità e la Democrazia) di AHMED DINI AHMED, esiliato a Parigi.

Secondo il Lega abitante del Gibuti dei Diritti Umani (LDDH), la libertà ed i diritti sindacali sarebbero violati gravemente poiché i dirigenti dei 2 grandi sindacati del paese l'UDT e l'UGTD sono oggetto di numerose pressioni (cambiamento forzato dei dirigenti, confisca delle buche delle lettere, gelo degli avoirs bancari dei sindacati,..).

Per il LDDH, i difensori dei diritti dell'uomo, " le figure dell'opposizione così come loro vicini subiscono delle pressioni di ogni tipo (intimidazioni, perdite di impiego, imprigionamenti a ripetizione, correzioni fiscali ritiro dei passaporti...).

Il 19 ottobre, 45 detenuti della prigione di Gabode inviavano una posta al procuratore generale che l'informa dello sciopero della fame che iniziavano per protestare contro le loro detenzioni arbitrarie per i motivi politici, contro le detenzioni provvisorie prolungate contro l'assenza totale di cure, contro l'insalubrità la vetustà dei locali del loro luogo di detenzione.

La maggior parte degli Avvocati esitano ad assicurare la difesa di queste persone per timore di misure di rappresaglia.

Il Dottor AREF MOHAMED AREF che era se no il solo Avvocato (tra i 12 che conto il paese), a tutto il meno uno dei rari a difendere in favore dei difensori dei diritti dell'uomo, degli oppositori politici e dei leader sindacali è radiato oggi della Sbarra e è condannato dal Tribunale Correzionale il 15 febbraio 1999 a 2 anni di imprigionamento di cui 6 mesi fermi.

La Corte di chiamata ha, confermato non solo questo giudizio, ma ha aggiunto l'interdizione di esercitare durante una durata di 5 anni.

Solo il Dottor OMAR provato oggi, sebbene molto difficilmente, di riprendere la fiaccola lasciata dal suo Collega AREF.

Concernente la stampa, dal giudizio del 02 settembre 1999, quella di opposizione è praticamente inesistente poiché i giornali " Il Tempo " e " Il Renouveau " sono stati vietati di pubblicazione.

II - Il soggiorno
Partito da Parigi la domenica 17 ottobre a 11h, non sono arrivato in Gibuti che a 21h al termine di un viaggio molto movimentato.

Difatti, dopo il decollo allo scalo di Jeddah (Arabia Saudita), l'aereo si è dovuto riposare dopo 17 minuti di volo seguito allo scoppio di un allarme nel bagagliaio.

Ogni verifica fatte, l'aereo è ripartito non senza che la maggior parte del passeggero àient noto alcuni momenti di angoscia.

Le mie delusioni non erano finite poiché arrivato in Gibuti, dopo avere rimesso il mio passaporto e la mia scheda di informazioni all'agente della Polizia dell'aria e delle Frontiere (PAF) di servizio, mi susseguo si inteso dire per questo che non poteva lasciare entrare un Avvocato straniero in Gibuti, invitandomi ad installarmi in una poltrona.

Ho dunque dato che tutti i passeggeri abbiano finito le loro formalità e ha rimesso auditing poliziesco la mia autorizzazione di difendere rilasciata dal Ministro della Giustizia, indicandogli che questo documento era stato trasmesso all'ambasciata dal Gibuti a Parigi che mi aveva rilasciato allora il visto di entrata.

I miei Colleghi AREF ed OMAR così come il genero di Mr Moussa IDRISS che era venuto a cercarmi dell'aeroporto, inquieti di non spunta trovarmi tra gli altri arrivati, sono intervenuti dunque, e dopo una ventina di minuti, uno dei responsabile del PAF ci ha fatto sapere che informazioni presero, potevo entrare sul territorio del Gibuti.

Sono stato ospitato alla locanda della Sabbia Bianca durante i primi 3 giorni del mio soggiorno ed alla residenza del Generale ALI MEIDAL a partire dal mercoledì 20 ottobre.

Il mio soggiorno si è svolto senza difficoltà nessuna, poiché non solo ho beneficiato delle eccellenti condizioni di soggiorno, ma soprattutto sono stato libero di tutti i miei movimenti in Gibuti
Questo è così come ho potuto incontrare la maggior parte dei politici dell'opposizione del Gibuti ed i responsabile del Lega abitante del Gibuti dei Diritti Umani con che ho avuto parecchi colloqui.

Fin dall'indomani del mio arrivo, in compagnia dei Padroni AREF ed OMAR ho effettuato le differenti visite di uso (al Dottor Martinet che sostituisce Mr il Presidente del collegio degli avvocati assente, a Mr il procuratore generale, a parecchi Magistrati del Gibuti...).

Ho avuto un colloquio il giorno della mia partenza col Ministro della Giustizia, in presenza del procuratore generale.

Ho ottenuto fin dal 18 ottobre di questo ultimo un permesso di comunicare, ciò che mi ha permesso di incontrare a più riprese i miei clienti alla prigione di Gabode dove abbiamo potuto preparare insieme il pubblico del 20 ottobre.

 

III - Il Processo
Questo processo era aspettato molto in tutto il paese tenuto conto della personalità degli imputati, ma anche di ciò che si trattava dell'avvenire della stampa di opposizione e della libertà della stampa in Gibuti semplicemente.

A) Gli imputati
Il Generale ALI MEIDAL WEISS ha occupato durante una decina di anni (fino nel 1991) la stazione di Capo di stato Maggiore dell'esercito nazionale del Gibuti; ha raggiunto le righe dell'opposizione e è stato co-direttore di pubblicazione del giornale " Il Tempo ".

DAHER AHMED FARAH è un vecchio Ufficiale dell'esercito nazionale del Gibuti formato a Santo-Cyr; fa il Presidente di un partito di opposizione il P.R.D. (Partito del Renouveau Démocratique) e direttore del giornale " Il Renouveau "

B) i fatti della causa
Il 15 agosto 1999 alla mattina, a 4 chilometri al sud-est di Adaylou (distretto di Tadjourah) a nord del Gibuti, un elicottero dell'esercito nazionale esplodeva in pieno volo a circa 800 metri del suolo, provocando le morti di tutti i suoi 8 occupanti.

Il comunicato del ministro della Difesa precisava nel giornale pro-governativo " La Nazione " del 16 agosto 1999 che si trattava di un incidente " dovuto alle ragioni tecniche di cui le cause ser(aie)nt determinati dopo inchiesta

Il FRUD, tramite il suo Presidente AHMED DINI AHMED rivendicava in un comunicato datato del 15 agosto pubblicato da Parigi " avere abbattuto un elicottero dell'esercito del Gibuti che assicurava la logistica dell'offensiva in corso...

I giornali " Il Renouveau " del 19 agosto 1999 e " Il Tempo " del mese di agosto 1999 esponevano tanto la tesi governativa che quella del FRUD e procedevano ad un'analisi dell'avvenimento.
Il Sigg. ALI MEIDAL WEISS e DAHER AHMED FARAH erano convocati alla gendarmeria il 28 agosto 1999 alle 16 ed erano deferiti al parquet l'indomani dopo udito ed una notte di guardia a vista.

Il Procuratore del Repubblica DJAMA SOULEIMAN ordinava il loro investimento sotto mandato di cattura il 29 agosto e li faceva citare a comparire davanti al Tribunale di Prima Istanza del Gibuti in pubblico dei Flagranti Reati per il pubblico del 2 settembre 1999
Il 30 agosto 1999, il giornale " La Nazione " pubblicava al suo giro il comunicato di Mr DINI.

C) Il pubblico del 20 ottobre 1999 a 9h00
Il pubblico si teneva davanti alla Corte di chiamata del Gibuti composta dal Primo Presidente della Corte di chiamata Mr MOHAMED WARSAMA RAGUEH, e dei Consiglieri Sigg. MOHAMED Moussa IYED e MAKI OMAR.

Il Ministero Pubblico era assicurato dal procuratore generale Mr ALI MOHAMED ABDOU.

Il Palazzo di Giustizia era stato investito molto presto dalla popolazione malgrado l'impressionante dispositivo delle forze dell'ordine che era stato spiegato, e la sala di pubblico si rivelava così molto stretta.

All'inizio del pubblico, il Presidente procedeva a lettura la chiedo di collocamento in libertà degli imputati che era stata formulata piuttosto parecchi giorni.

La Corte si ritirava dunque, e dopo alcuni minuti di deliberato, ordinava il collocamento in libertà dei due prevenuti che comparvero liberi.

I dibattimenti di pubblico si sono svolti in un clima sereno, il Presidente che lascia ad uni ed agli altri la cura di esprimersi liberamente in modo talvolta viva ma restante nei limiti della cortesia.
Concernente il primo capo di prevenzione, c'abbiamo a più riprese i miei clienti e, interrogato il rappresentante del Ministero Pubblico affinché ci precisa la notizia falsa che è oggetto di inseguimenti.
Maheureusement, nessuna risposta soddisfacente è stata data, il Presidente ed il procuratore generale mettendo più l'accento sul tono degli articoli litigiosi che sulle notizie falsamente false.

Per la seconda prevenzione, il procuratore generale non ha saputo fornire gli elementi delle autorità militari avendo necessitato l'inseguimento, e non ha potuto dimostrare di conseguenza l'impresa di demoralizzazione dell'esercito.

Il procuratore generale ha tentato tutto lungo il pubblico, di spostare il dibattito sul campo politico e si è creduto anche obbligato di avvertire " che la decisione della Corte era aspettata non solo dalle alte autorità dell'esercito ma anche in molto alto luogo (certamente al palazzo presidenziale).

Al termine delle sue requisizioni, il rappresentante del Ministero Pubblico ha sollecitato ciò che ha chiamato un " décison di acquietamento ", proponendo la riformazione del giudizio del 02 settembre: 6 mesi di imprigionamento chiudono per i due prevenuti, sospensione delle pubblicazioni dei giornali durante 6 mesi e soppressione delle multe.

La mia arringa si è limitata volontariamente al diritto della notizia ed alla libertà della stampa, non senza che abbia attirato l'attenzione della Corte sul fatto che i miei clienti non erano inseguiti affatto per i motivi politici, ma per le infrazioni che rialzano del reato di stampa.

Dal momento che non esisteva allo schienale nessuno elemento probante per trattenere i miei clienti nei legami della prevenzione, non avevo altra scelta che difendere la distensione; ciò che ho fatto.

La Corte si è ritirata per deliberare e dopo una ventina di minuti, riformando il giudizio attaccato ha condannato il Sigg. ALI MEIDAL WEISS e DAHER AHMED FARAH alla pena di imprigionamento di 6 mesi fermi.


Ha riportato la sospensione dell'interdizione di pubblicazione a 6 mesi e ha soppresso la multa di 1 milione di FD messo al carico di ciascuno degli imputati.

Per atto in data del 24 ottobre 1999, ho depositato una richiesta alle fini di ricorso davanti alla Corte Suprema.

Sono nell'attesa dell'arresto della Corte di chiamata per motivare questo ricorso dunque (il Dottor OMAR si è avviato a fare il necessario vicino al Primo Presidente affinché questo Arresto sia redatto il più presto possibile).

Gli associazione " Reporter Senza frontiere " informate lo stesso giorno, ha condannato questa decisione in un comunicato del 21 ottobre e ha introdotto un ricorso in grazia vicino al Presidente della Repubblica del Gibuti.

 

IV - Situazione carceraria dei detenuti

Il Generale ALI MEIDAL WEISS e Damare AHMED FARAH è ospitato nella sala dell'infermeria che raggruppa una quarantina di detenuti, e che è localizzata lato sinistro entrando nella prigione.
Ma dentro all'infermeria, occupano con 3 altri detenuti una cellula attrezzata in modo sommario.

Tutti i giorni ricevono i pasti che portano loro le loro famiglie e dividono questi la maggior parte del tempo con gli altri detenuti.

Mi hanno indicato disporre solamente di un spazio e di un tempo ridotto per effettuare le passeggiate giornaliere.

Li ho potuti incontrare altrettanta volta che ho voluto, prima di e dopo il processo.
Dopo la mia partenza, e questo dal 03 novembre, hanno iniziato un sciopero della fame.

Affare Spumò c/Ministère Pubblico AHMED IDRISS


Mr Moussa AHMED IDRISS è deputato all'assemblea Nazionale abitante del Gibuti, Presidente dell'opposizione abitante del Gibuti Unificata (l'ODU) e candidato dell'ODU all'elezione presidenziale del 9 aprile 1999.

Per fax in data del 03 ottobre, ha sollecitato l'assistenza di avvocati Senza la Frontiere Francia nello stesso affare che queste concernente i due imputati precitati, poiché è inseguito per gli stessi fatti in quanto co-direttore di pubblicazione del giornale " Il Tempo ".

Aveva scelto difatti, innanzitutto per consigliere Dottor Roger-Vincent CALATAYUD, ma questo ultimo non è potuto andare in Gibuti, non avendo ottenuto di visto dell'ambasciata del Gibuti al motivo che non era in possesso dell'autorizzazione di difendere rilasciato dal Ministro del Gibuti della Giustizia (il Dottor Roland WEYN, secondo Avvocato scelto non ha avuto più non che subisce la stessa sorte che il Dottor CALATAYUD).

Mr Moussa IDRISS è detenuto alla prigione di Gabode attualmente dove purga una pena di imprigionamento di 4 mesi seguito alla condanna a lui inflitto il 06 ottobre ultimo dalla Camera Correzionale della Corte di chiamata del Gibuti per ribellione e violenza su agenti della forza pubblica.

Mr IDRISS che è parlamentare, è passibile solamente davanti alla Corte di chiamata (si posa qui il problema della perdita di un grado di giurisdizione), gli restava solamente il ricorso davanti alla Corte Suprema. Mr Moussa IDRISS non ha formato questo ricorso nel termine di 10 giorni previsti dal codice di procedura penale e la decisione è diventata definitiva.

I - Affare del 06 ottobre 1999: rebel1ion e violenza
I fatti della causa sono i successivo: Il 23 settembre 1999 versi 6h00 della mattina, degli elementi delle unità speciali della Forza Nazionale di Polizia hanno dato l'assalto al domicilio di Mr Moussa IDRISS sfondando il portale di entrata con l'aiuto di un camion.

Gli agenti della Forza Nazionale sono intervenuti al domicilio di Mr Moussa IDRISS per apostrofarlo, motivo prese di ciò che non avrebbe risposto ad una convocazione del Procuratore della Repubblica concernente i reati di stampa (Spumò IDRISS ha sostenuto non sempre avere ricevuto mai di convocazione e che così tale era stato il caso, egli si sarebbe presentato come l'ha fatto davanti all'ufficio dell'assemblea Nazionale il 9,11 e 12 settembre per il suo udito concernente la levata della sua immunità parlamentare).

Durante questo assalto, di numerosi spari sono stati tirati e delle granate lanciate nella villa che fa parecchie ferite tra che la donna di Mr Moussa IDRISS attentato alle gambe per gli scoppi di granata, così come una dei suoi ragazze attentati al Sil ed al timpano.

Il figlio adottivo di Mr IDRISS, Ismaël Youssouf che si trovava nella casa ha ricevuto una palla e è deceduto all'epoca del suo trasporto all'ospedale

Conviene precisare che all'epoca di questo assalto, oltre la presenza della famiglia di Spumò IDRISS, si trovavano nella villa certi simpatizzanti dell'ex-candidato all'elezione presidenziale.

Questi ultimi non hanno contestato all'epoca del pubblico del 06 ottobre, avere gettato delle pietre in direzione delle forze dell'ordine ma hanno precisato che era in risposta all'intrusione intempestiva di questi ultimi nella concessione del loro leader.

II - Affare concernente il giornale " Il Tempo "
Il 18 ottobre 1999 alle 11, ho assistito Mr Moussa IDRISS davanti al Magistrato Instructeur della Corte Suprema incaricata del suo schienale.

All'epoca di questo pubblico, Mr IDRISS ha posto la domanda di sapere di quale erano le notizie falsa comparsa nel Giornale " Il Tempo " e che avevano occasionato gli inseguimenti, la domanda è restata senza risposta.

Lo schienale è stato trasmesso al Parquet generale per seguiti a dare e tenuto conto della brevità dei termini, l'affare non è potuto essere unita a quella di ALI MEIDAL WEISS e di DAHER AHMEDFARAH.
L'ho incontrato a più riprese alla prigione dove abbiamo discusso insieme della sua situazione che non arriva a comprendere.

Il giorno della mia partenza, il Dottor AREF ed io hanno incontrato Mr il procuratore generale per avere una data di fissaggio del suo affare, ma questo ci ha lasciato sentire che non augurava inseguire Mr Moussa IDRISS.
È urgente aspettare dunque.

III - Situazione carceraria di Mr Moussa IDRISS

Mr Moussa IDRISS occupa solo nella parte diritta della prigione una casetta che serviva di luogo di abitazione ad uno dei membri del personale di suddetta prigione, accanto alla prigione delle donne.

Passa l'essenziale delle sue giornate nella corte della prigione con suo figlio ABDOUFATAH Moussa AHMED, detenuto egli anche alla prigione di Gabode dal 22 giugno 1999, nella sala chiamata " deposito ".

Mr Moussa IDRISS ha iniziato un sciopero della fame di poi il 03 novembre

 

Conclusioni


Durante questa settimana passata in Gibuti, ho potuto esercitare i diritti della difesa senza nessuna pastoia: visita regolare ai miei clienti alla prigione di Gabode anteriore e dopo il processo ~ assistenza di Mr Moussa IDRISS davanti al Magistrato istruttore, processo in chiamata nelle condizioni regolari (dibatto di pubblico arringa).

Ho incontrato un certo numero di Magistrati che mi hanno espresso non solo le condizioni materiali di lavoro difficili, ma anche di certe pressioni di cui sono l'oggetto.

Ho constatato la promiscuità del Palazzo di giustizia ed una sotto-attrezzatura sorprendente: assenza di servizi per il personale giudiziale ed ancora meno per il pubblico (eccettuato nell'ufficio del procuratore generale e certamente in quello del Ministro della Giustizia di cui l'ufficio si trova al 1 piano del Palazzo di giustizia), materiale di lavoro dei cancellieri di un'altra età...

Mi sono intrattenuto di questi problemi col Ministro della giustizia il 24 ottobre ~ e questo ultimo mi ha assicurato che nel bilancio 2000 del suo ministero raffigurava l'ammodernamento degli attrezzi di lavoro del Tribunale (computer, imprimantes,photocopieurs...).

Ho incontrato i miei clienti alla prigione di Gabode, senza potere visitare tuttavia questa: tuttavia, le eco che ho potuto avere di certi detenuti fanno stato di situazioni allarmanti concernente le loro condizioni di detenzione, particolarmente al " deposito " che è il luogo dove sono concentrati la maggior parte dei detenuti.

Ho avuto parecchie riunioni coi membri dell'opposizione del Gibuti che mi hanno riferito le numerose pressioni di cui sono l'oggetto (sorveglianza regolare per l'agente del SDS, la polizia politica, imprigionamenti regolari pressioni fiscali ~ ascolti telefonici ~ confisca dei passaporti, minacce su essi e su loro vicini...):

-MOUMIH BABDON FARAH: ex ministro degli Affari Stranieri (15 anni), ex ministro della Giustizia (3 anni), parlamentare (15 anni) ~ Segretario generale del RPP (Assembramento Popolare per il Progès) e Presidente del Gruppo per la Democrazia e la Repubblica (GDR).

È stato condannato il 24 settembre 1998 dal Tribunale di Prima Istanza a 1 anno di imprigionamento col beneficio della condizionale e è stato puntato alla prova durante 2 anni e 1 000 000 di FD per il reato di istigazione alla disobbedienza civile dei militari.

Ha rialzato chiamata di questa decisione ed il processo in chiamata è previsto per il 17 novembre 1999.
È stato intervistato da Eric Monier, giornalista della Francia 2 all'epoca del suo soggiorno in Gibuti per un servizio per l'emissione " il denaro pubblico ".

All'epoca del nostro colloquio, ha rievocato il caso del Giudice francese BOREL che era il suo Consigliere. Mette in dubbio la tesi del suicidio e pensi che ci sono 2 persone che detengono delle notizie importanti su questo affare: Mr SABKASS che era Consigliare Tecnica dell'ex presidente ed il Console Generale dalla Francia in Gibuti dell'epoca

Ahmed BOULALEH BARRED, ex ministro dell'interno e della Difesa, vecchio deputato
Inseguito con Mr MOUMIN, è stato condannato anche il 24 settembre 1998 dal Tribunale di Prima Istanza a 1 anno di prigione ferma e 1 000 000 di FD per il reato di istigazione alla disobbedienza civile dei militari.

Queste 2 personalità sono private dei loro diritti civici dal 7 agosto 1996 per una durata di 5 anni.

Ismaêl GUEDI HALED, vecchio direttore di Gabinetto del Presidente Hassan GOULED, vecchio Ispettore del Lavoro e 2 vicepresidente del RPP: una dozzina di persone vicine delle sue famiglie è in detenzione provvisoria attualmente e ha iniziato un sciopero della fame dal 16 ottobre 1999.
È oggetto di 5 anni di privazione di diritti civici.

Natale ABDI Jean-Paul, presidente del Lega abitante del Gibuti dei Diritti Umani (LDDH), vecchio parlamentare (più di 15 anni) e portavoce del GDR che ha ricevuto una granata al suo domicilio alcuni giorni dopo le elezioni presidenziali di aprile 1999

Mohamed SAID, ex ministro della Funzione

Ibrahim MAHDI AHMED, presidente della Fronte Unita dell'opposizione abitante del Gibuti (FUOD), contabile di cui il Gabinetto è stato chiuso e tutto il materiale di lavoro afferrato

Kamil HASSAN, segretario generale del LDDH che afferma che " se la legge fosse una donna in Gibuti, sarebbe più la donna il violata del paese "

Farah ALI WABERI, ex presidente della Corte Suprema

Tutte queste personalità hanno effettuato dei soggiorni al prion di Gabode.

Attualmente in Gibuti, la Sbarra conta una dozzina di membri di cui 2 francesi, Padroni Montagne e Rondone. Il Dottor AREF essendo radiato, resta meno di 10 avvocati del Gibuti.

Questi ultimi, eccetto il Dottor OMAR esitano ad assicurare la difesa degli oppositori e prigionieri politici, dei prigionieri di opinione e dei sindacalisti.

La maggior parte di queste persone si ritrovano dunque generalmente senza Consiglio.

È capitale dunque affinché i diritti della difesa siano assicurati in Gibuti per tutti che avvocati Senza Frontiere considerano, come per la Ruanda ed il Burundi, una progetto " Giustizia Per Tutti in Gibuti ", così che non siano più benestante più solamente che possano fare chiamata agli Avvocati espatriati.

Ferdinando DJAMMEN NZEPA
Avvocato alla Sbarra di Tolosa
Segretario di avvocati Senza la Frontiere Francia


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ISTITUTO DEI DIRITTI
DI L'UOMO DELLA SBARRA DI BORDEAUX

ALLERTA URGENTE 21/11/99

GIBUTI

Liberato in maggio ultimo dopo un processo iniquo il 11 Maggio 1999,

radiato poi ingiustamente della Sbarra del Gibuti

Avv. MOHAMED AREF
è convocato
alla Gendarmeria del Gibuti
il lunedì 22 novembre a 16 h 00 (Ora locale)
" per affare egli concernente.


La convocazione emana della caserma Capitano HAMADOU -
Capitano ZAKARIA HASSAN
Tale Ufficio: 00 253 35 10 03
Tale Personale: 00 253 35 73 09

Conto-tenuto delle pratiche in Gibuti, temiamo che il Dottor AREF non sia
posto immediatamente in guardia a vista. Si tratta probabilmente di un seguito di
l'affare dei giornalisti della Francia 2 che erano stati espulsi e di cui il
materiale ed i cofanetti erano stati afferrati illegalmente dalle autorità
del Gibuti.

Chiediamo a tutti i politici ed a tutte le Associazioni, che
abbiamo tenuto informati dei rischi incorsi dal Dottor AREF di mobilitare si
per evitare un nuovo dramma in Gibuti.

L'ultimo messaggio del Dottor AREF:
" Non temo la morte, perché non scapperò lì. Ma ho paura che mio
morto provocata da un uomo raggiunge della follia del potere non scateno una
violenza come degli innocenti siano le vittime ".

L'istituto Dei Diritti Di L'uomo Della Sbarra Di Bordeaux chiama i
governi, gli ONG e tutte le associazioni umanitarie così come
tutte le istituzioni ordinali francesi ed europee ad intervenire per
:

ad intervenire fin da oggi per provare a proteggere la libertà e la vita di
Il Dottor AREF e della sua famiglia
a mettere tutto in opera per ottenere in favore del Dottor AREF e di suo
famiglia lo statuto di profughi in un paese democratico.

RICHIAMO: Il Dottor AREF era stato fermato nel febbraio 99 ed era stato condannato ad un anno di
prigione di cui sei mesi fermi, durante un processo ' alibi' che delibera su suo
responsabilità in un affare salito da ogni locale per il regime (In
contraddizione coi termini della convenzione franco-del Gibuti
di assistenza giudiziale, gli avvocati francesi non erano stati autorizzati a
andare in Gibuti, eccetera..)

Da, il Dottor Aref ha purgato ingiustamente tre mesi di prigione nei
condizioni drammatiche: chiuso nelle latrine della prigione in pieno
sole, disponendo appena di un m2 eccetera..

La fantastica mobilitazione di numerose associazioni francesi e
internazionali e la condanna del regime del Gibuti per il Parlamento
europeo avevano finito il 11 maggio 1999 alla liberazione del Dottor AREF, in
la cornice di una rimessa di pena &

Il 9 Giugno 1999, i tre avvocati che compongono il Consiglio dell'ordine della Sbarra
del Gibuti, hanno preso la decisione di radiare il Dottor AREF della Sbarra di
Gibuti e hanno ordinato la liquidazione del suo gabinetto, arzillo così molto
più lontano della decisione di giustizia che aveva pronunciato, all'uscita di uno
' processo alibi', la sospensione del Dottor AREF durante cinque anni.
Secondo l'ARDHD, è notorio che i tre avvocati, sedendo al Consiglio di
l'ordine, intrattengono tutti delle relazioni molto strette col potere
dittatoriale (familiari, politici e finanziarie); è verosimile
che sono stati costretti di prendere una decisione tanto scandalosa, per
conservare le loro funzioni e gli schienali pubblici.

Il 6 maggio 1999, una risoluzione del Parlamento europeo aveva condannato i "
violazioni dei diritti dell'uomo " in Gibuti ed avevano denunciato i "
trattamenti attualmente riservati ai detenuti delle prigioni del Gibuti,
particolarmente quella di Gabode " e chiesto " che le cure necessarie siano
dati urgentemente ai malati e feriti incarcerati " La risoluzione
chiedeva " con insistenza al governo del Gibuti di liberare tutti i
prigionieri politici e di garantire agli altri detenuti la tenuta nei
più brevi termini di un processo giusto ed equo ". I deputati europei
avevano chiesto " inoltre recentemente al presidente eletto, Ismaël Omar Guelleh,
di prendere tutte le misure necessarie per garantire i diritti dell'uomo
e lo stato di diritto nel suo paese, conformemente alle sue promesse elettorali "
.et chiamato le autorità del Gibuti " a rilanciare il dialogo politico
necessario al ristabilimento di un clima di fiducia nel paese ".

L'ISTITUTO DEI DIRITTI DI L'UOMO
denuncia la violazione
per il governo del Gibuti
degli strumenti internazionali che ha ratificato
e che si è impegnato a rispettare:

1° / il diritto ad un processo equo è riconosciuto nella Carta africana dei
Diritti dell'uomo e dei Popoli ratificato dal Gibuti e per la Dichiarazione
Universale di Diritti dell'uomo. Questi due strumenti garantiscono il diritto
di ogni individuo a ciò che la sua causa sia sentita in modo imparziale davanti a
i tribunali.

2° / Il Patto internazionale sui Diritti Civili e Politici (PIDCP) ha fissato
gli standard minimi che devono essere rispettati dagli Stati firmatari
per mettere in opera questo diritto. Si è impegnato per rispettare il principio
del processo equo a ciò che i dibattimenti siano aperti al pubblico (eccetto
nelle circostanze eccezionali), a questo che l'imputato di un processo penale
abbia la libertà di comunicare col difensore della sua scelta, che abbia il
tempo di preparare infatti la sua difesa eccetera..

3° / I Principi fondamentali sul Ruolo degli Avvocati dell'ONU esigono che
i governi esigono che gli avvocati dispongano di sufficientemente di tempo
e di notizie per permetterloro di portare un'assistenza legale
effettiva ai loro clienti. Nessuna di queste condizioni non sono state rispettate all'epoca del
processo di Mohamed Aref.
Inoltre, il governo del Gibuti è legato dalla legge internazionale egli
imponendo di fare in modo che gli avvocati siano capaci di assicurare loro
funzioni professionali senza essere vittime di intimidazione o di
assillo, e senza subire o essere minacciati di inseguimento o sanzioni
amministrative, economici o altri per tutte le loro azioni conformi a
i loro doveri professionali riconobbero (Articolo 16 dei Principi fondamentali
sul Ruolo di avvocati dell'ONU).

4° / Gli inseguimenti e la detenzione senza carichi correttamente invalse
violento l'articolo 11 della Dichiarazione sul diritto e la responsabilità dei
individui, gruppi ed organi della società di promuovere e proteggere i
diritti dell'uomo e le libertà fondamentali universalmente riconosciute
adottata in dicembre ultimo da una risoluzione dell'assemblea generale
(53/144) che impongo per obbligo agli Stati di proteggere ed incoraggiare i
diritti di quelli che esercita la loro professione in favore della protezione dei
diritti dell'uomo: Ciascuno ha il diritto, individualmente o in associazione
con altri, di esercitare la sua occupazione o la sua professione conformemente al
legge. Chiunque rischia, per la sua professione o la sua occupazione, di portare
raggiunta alla dignità della persona umana, ai diritti dell'uomo ed ai
libertà fondamentali di altrui deve rispettare questi diritti e libertà e si
conformare alle norme nazionali o internazionali pertinenti di condotta o
di etica professionale.

(Sorgente ARDHD, AFADD e LCHR)

Legame: " http://www.idhbb.org /

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FRUSCIATI E VOCI

L'esercito francese si prepara lei ad aiutare
L'esercito Nazionale abitante del Gibuti
per condurre delle azioni di repressione nel Nord,
contro essi resistenti del FRUD?

I media ufficiali del Gibuti (solo giornali, TV e radio autorizzate) annunciano ufficialmente che l'esercito francese va a suscitare " mano forte " l'esercito Nazionale abitante del Gibuti per condurre delle azioni di repressione contro essi resistenti del FRUD nel Nord del Paese. Si tratterebbe in un primo tempo di déminer gli assi di circolazione per potere fare circolare dei blindati e delle armi pesanti.

Attenzione: in risposta li resiste del Frud avrebbero segnalato che non esiterebbero più a tirare su dei militari francesi in queste condizioni.

In ogni caso, denunciamo con forza questa possibile collaborazione della Francia con una dittatura che è denunciata da tutta la comunità internazionale.

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Dei diplomatici francesi
avrebbero potuto consigliare a M Guelleh
di fare afferrare i cofanetti dei due giornalisti della Francia 2,
espulsi il 22 ottobre.

Secondo una voce che circola in Gibuti, sarebbero dei diplomatici francesi che avrebbero consigliato al Governo del Gibuti di espellere i due giornalisti della Francia 2 e di fare afferrare i loro cofanetti. Se questa voce fosse fondata, si potrebbe chiedersi le ragioni di un tale atteggiamento che ci sembrerebbe allora estremamente grave e preoccupante.

Il tema dell'emissione: " Il denaro Pubblico " e la natura delle testimonianze registrate avrebbero potuto rivelare delle pratiche (degli scandali) che certi diplomatici non augurerebbero stendere sulla piazza pubblici?

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INFORMATE IL VOSTRO AMBIENTE
SU LA SITUAZIONE IN TIBET


Volantini, flyers manifesti ha teletrasmettere, leggere, stampare fotocopiare e
distribuire massicciamente.
Uniche l notizia e la mobilitazione del più grande numero potranno
fare ostacolo ha l annientamento del Tibet e del suo popolo.


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Elenco delle Edizioni A Teletrasmettere
http://www.mabbh.org/menu/action/tracts.html

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VOLANTINO " S.O.S. il Tibet muore "
- Versione francese (Formato PDF - 171 Ko)
http://www.mabbh.org/agir/editions/tract_fr.pdf
- Versione Anglaise(Format PDF - 171 Ko)
http://www.mabbh.org/englis/actions/editions/leaflet.pdf

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FLYER d notizia
- Versione francese (Formato PDF - 65 Ko)
http://www.mabbh.org/agir/editions/flyer_fr.pdf

---

Petizione per la liberazione del Panchen Lama
- Versione francese (Formato PDF - 86 Ko)
http://www.mabbh.org/agir/editions/petition.panchen_lama.pdf

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AFFICHETTES " Il Tibet muore "

- Panchen Lama - Versione francese (Formato PDF - 23 Ko)
http://www.mabbh.org/agir/editions/affiche_panchen.pdf

- Panchen Lama - Versione inglese (Formato PDF - 42 Ko)
http://www.mabbh.org/englis/actions/editions/affiche_panchen_gb.pdf

- Disegno di MOEBIUS - Versione francese (Formato PDF - 54 Ko)
http://www.mabbh.org/agir/editions/affiche_moebius.pdf

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PER LEGGERE I DOCUMENTI:
- Teletrasmettere il software gratuito Acrobat Reader (versione superiore ha 2.1)
http://www/adobe.fr/products/acrobat/download/readstep.html

---


GRAZIE
per l'aiuta che porterete in Tibet,
il suo popolo e per la pace nel mondo.

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Comitato per la Difesa dei diritti di I'homme in Gibuti,
,
Casa aperta -17 via Hoohe
93100 Montreuil S/Bois

 

COMUNICATO

Il comitato per la difesa dei diritti dell'uomo in Gibuti, costituito seguito allo sciopero della fame condotto simultaneamente dai cittadini residenti all'estero abitanti del Gibuti in Francia e per i prigionieri politici in Gibuti, alzati contro l'aggravamento della situazione dei democratici abitanti del Gibuti.


Arresti arbitrari, torture e stupri diventano il premio quotidiano di quelli che osa emettere un parere differente di quello del potere.

Lo stato dei luoghi fatti dalla Federazione Internazionale dei Diritti dell'uomo ed il rapporto della missione internazionale di inchiesta sulle condizioni di detenzione la prigione di Gabode che ha appena stato pubblicato, confermano la gravità della situazione:
cellule punitive soleggiate, carceri insalubri mancanza di cure, cattivi trattamenti attesa vana di un giudizio durante gli anni.

Bisogna aggiungere: prima dell'imprigionamento. arresti brutali, ferite non curate, torture. E costantemente minacce e pressioni molteplici sulle famiglie dei prigionieri.

I diritti dell'uomo sono scherniti massicciamente in Gibuti.

Il Parlamento europeo egli stesso in una risoluzione del 7 maggio 1999 si dice allarmato dalla situazione dei diritti dell'uomo in Gibuti e preoccupato per la sorte degli oppositori politici detenuti alla prigione di Gabode. Chiama a badare al rispetto dell'articolo 5 della convenzione di Lomé che stipula che " L'aiuto allo sviluppo è subordinato al rispetto ed al godimento dei diritti e libertà fondamentali dell'uomo ".

La Francia, con suoi 3000 militari sul posto e l'aiuto finanziario diretto che porta al governo abitante del Gibuti, (vicino al 50% del PIL) porta una pesante responsabilità. ,
In queste condizioni, a che cosa (ed a chi) è destinato il denaro della cooperazione? Evidentemente, non a rispondere ai bisogni della popolazione in Gibuti.

A nuovo, coi democratici abitanti del Gibuti chiediamo la liberazione dei prigionieri politici ed il rispetto degli accordi di Lomé affinché l'aiuto portato dal nostro paese sia subordinato al rispetto dei diritti dell'uomo.

Lc 24 novembre 1999

Contatti:
Aîcha Dabalé: Tél/Fax: 01,43.60.96.01
Gisèle Noublanche: Tel/Fax: 01.48.44,67.11
Virgoletta Roulette: Té1. : 01.48.51.78.78 fax: 01.48.51.50.72
Bernard Lombardo: Tél. : 01.43.63.03.45 fax: 01.43.63.03.48


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FRONTE PER LA RISTORAZIONE
DI L'UNITÀ E DI LA DEMOCRAZIA


contatto :0032/476342583
Bruxelles il 25 11 1999


COMUNICA DI STAMPA


Seguito alla mobilitazione delle truppe chiuse da un mese, l'esercito governativo ha lanciato ieri dopo mezzogiorno un'offensiva generale sulle posizioni tenute dai combattenti del FRUD.
I combattimenti proseguono sempre a Tewelee, ovest di Obock ed a Gal-ela, nord-est del distretto di Tadjourah.

Queste operazioni si che dice destini a éradiquer il FRUD, lontano da raggiungere il suo obiettivo rischia ancora una volta di mettere la popolazione civile di queste zone alla mercé della rappresaglia della soldatesca governativa.

In quanto al FRUD, è più che mai determinato a continuare la sua lotta per la ristorazione di un Stato di diritto in Gibuti, davanti al rifiuto del regime di Ismael Omar Guelleh di creare un clima propizio alla pace ed allo sviluppo del paese.

 

MOHAMED A HOUMADO
Portavoce della direzione del FRUD

 

Nota dell'ARDHD
Qualche giorno fa, eravamo stati informati di una possibile partecipazione dell'esercito francese, in sostegno dell'AND per assicurare lo sminamento delle strade (vedere le nostre notizie). Questa azione dell'AND che è un'operazione " interiore " e non di protezione del territorio, avrà delle conseguenze tragiche per le popolazioni civili che saranno le prime vittime.

È a notare che questa operazione militare interviene alcuni giorni dopo un comunicato del LDDH che sollecitava la pace al nome dei bambini del Gibuti. Legittimamente possiamo porsci delle domande sugli obiettivi di M. Guelleh: non sono certamente di ristabilire la coesione nazionale... Provato forse egli di prendere il controllo del paese per la forza per " prouver/asseoir " una credibilità che non ha avuto mai e che non avrà mai.

 

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INTERVISTA DEL PRESIDENTE
DI LA LEGA BELGA DEI DIRITTI DI L'UOMO

 

Ciò accade in capo al mondo in un paese di cui non si parla mai. Gibuti, un vecchio territorio francese del corno dell'Africa. All'entrata del mare rosso. Dei prigionieri politici così come dei diritti comuni conducono in questo momento un sciopero della fame per protestare contro la loro condizione di detenzione drammatica. Esigono degli avvocati e di passare davanti ad un giudice, breve le condizioni minimali di una giustizia democratica. Una missione della Federazione Internazionale dei Diritti dell'uomo alla quale partecipava un magistrate francese ed il vecchio direttore della Prigione della Salute, era in Gibuti recentemente dove ha potuto visitare le prigioni.

Il Presidente del Lega belga dei Diritti dell'uomo, Giorgio-Henri BEAUTIER partecipava anche a questa missione. Istvan FELKAI l'ha incontrato a Parigi.

 

G-H BEAUTIER
In Gibuti, c'è un sciopero della fame alla quale partecipa un centinaio di detenuti di accesso perché il sistema politico ed economico è un sistema coloniale, medievale; è una vecchia Colonia della Francia che imperversa sempre, in una molto grande dipendenza della Francia e perché le condizioni di carcerazione sono assolutamente delle violazioni flagranti ai Diritti dell'uomo: si ha potuto vedere andando sul posto egli.

I. FELKAI
Perché parlare del Gibuti oggi, un paese quasi sconosciuto del grande pubblico?

G-H BEAUTIER
Proprio il corno dell'Africa, è un subcontinente di cui si parla di ciò che quando ci sono dei flagelli, sapete Gibuti è un incrocio tra le Etiopia, l'Eritrea, il Sudan e la Somalia; è la miseria allo stato puro.

I. FELKAI
Sperate di fare essenzialmente pressione sulla Francia che intrattiene sul posto circa 3.000 soldati, chi dirige il paese per cooperazione interposta?

G-H BEAUTIER
Le condizioni di detenzione, il sistema di Giustizia non funziona. Non potete garantire, voi Stato francese o voi Europa, una tale situazione di no-diritto, di violazione tale dei Diritti dell'uomo.

Dunque, dovete trovare altro per venire in aiuto alle popolazioni del Gibuti che sostenere un regime dittatoriale e che si riempe le tasche.

Bisogna essere chiaro, non si può accettare che in questa parte dell'Africa, ci siano delle violazioni tanto importanti e che non si parla.

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