1 - L'AVVOCATO AREF -
PRIGIONIERO POLITICO A GIBUTI ?

LA SUA VITA E' IN PERICOLO...

le sue condizioni di vita da detenuto...

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I prigioneri politici
Manifestazione il 12 marso
Cronaca degli 3 mesi
L'Europa ha il potere

Djibouti - data importante
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In piedi, nelle latrine del reparto di massima sicurezza, in pieno sole

L'Avv. Aref é stato condannato a due anni, di cui sei mesi effettivi : l'obiettivo consisteva infatti nel fare in modo che Ismaël Omar Guelleh potesse farsi eleggere Presidente senza alcuna opposizione.

L'avviso di deposito della sentenza era già stato preparato da giorni e l'Avv. Aref é stato condotto immediatamente nella prigione di Gabode. Ismael Omar Guelleh ha dato prova di una vero e proprio accanimento nei suoi confronti.

L'ha fatto rinchiudere dal 15 febbraio 1999 nei bagni riservati ai criminali comuni più pericolosi ed ai psicolabili. Incarcerato in una cellula di un M2 senza tetto, l'Avv. Aref é costretto a restare in piedi, tra gli scarafaggi, sulle toilettes alla turca, sotto il sole battente e nella più assoluta sporcizia.
Il rischio di malaria é altissimo...

Le ragioni della sua incarcarazione

Un arresto puramente politico

Il primo turno delle elezioni presidenziali a Gibuti si terrà il 9 aprile 1999. Il Presidente Hassan Gouled Aptidon ha deciso di non presentarsi ed ha domandato al RPP, il partito presidenziale, di designare suo nipote Ismaël Guelleh come candidato unico.

Ismaël Omar Guelleh, dopo aver ricoperto la carica di capo dei servizi segreti interni, dirige di fatto il Paese da parecchi anni. A lui si devono l'inasprimento della dittatura e tutte le forme di repressione esercitate dalla Polizia e dall'Esercito.

E' questa la ragione per cui egli teme una condanna politica da parte dell'Avv. AREF ( che non é candidato alle elezioni) che potrebbe influire sensibilmente sul voto degli Afar e della maggioranza dei Somali desiderosi di democrazia e libertà.

Per Ismaël Omar Guelleh era dunque della massima urgenza ed importante far tacere l'Avv. Aref durante i prossimi mesi. Per farlo egli ha messo in piedi una accusa penale priva d'ogni fondamento per giustificare un'incarcerazione del tutto arbitraria.

Un dossier inconsistente, organizzato in modo roccambolesco

L'accusa é rappresentata da un consorzio formato da una società d'assicurazioni di Londra, da armatori americani e ciprioti e da una società commerciale danese, tutti 'teoricamente' rappresentati dall'Avvocato Aref.

La vicenda risale al mese di Maggio 1994, quando una nave che trasportava 13.233 tonnellate di farina di mais americano doveva scaricare il suo carico nel porto di Aden.
A causa della guerra civile scoppiata nello Yemen, la nave fece rotta su Gibuti. Il carico veniva dunque venduto all'asta ad un prezzo inferiore a quello fissato dai venditori.

Le autorità di Gibuti asseriscono che l'Avv. Aref realizzò la vendita per conto dei suoi clienti al prezzo di 1.300.000 Dollari e non a quello prestabilito di 1.500.000 Dollari.

In realtà, in quell'occasione, un giudice di Gibuti commise un abuso d'officio imponendo la vendita del carico al prezzo da lui giudicato opportuno. Secondo l'accusa, l'Avv. Aref, sospeso dall'Associazione degli Avvocati di Gibuti in febbraio 1997, ha in quell'occasione tradito gli interessi dei suoi clienti stranieri favorendo quelli di una terza parte che ha potuto acquistare il carico con un guadagno di 200.000 Dollari.

E' tuttavia sorprendente constatare che :

  1. I clienti stranieri dell'Avv. Aref non hanno mai formulato alcuna accusa nei suoi confronti né si sono costituiti parte civile nell'udienza del 15 febbraio. Nessun avvocato d'altronde rappresentava le parti civili.
  2. La prima sentenza che imponeva l'obbligo della vendita a quelle condizioni sfavorevoli é stata annullata e i clienti hanno già recuperato il carico e rimborsato il compratore
  3. L'Avv. Aref ha depositato un ricorso davanti alla Corte Suprema di Gibuti. Dal momento che quest'ultima non ha ancora deciso in materia, l'udienza del 15 febbraio non poteva aver luogo
  4. Nessun avvocato francese é stato ammesso all'udienza mentre la convenzione d'assistenza giudiziaria tra Francia e Gibuti prevede ( ART. 21) che legali francesi possano esercitare davanti al Tribunale di Gibuti senza chiederne l'autorizzazione presso il Ministero di Giustizia di Gibuti.
L'Avv. Aref Mohamed Aref é un accanito difensore dei Diritti dell'Uomo nel suo Paese e in tutta l'Africa

Sposato, padre di quattro bambini. Ha fatto i suoi studi in Francia, alla scuola militare des Enfants de Troupe, alla facoltà di Diritto di Strasburgo.

Iscritto all'Ordine forense di Gibuti, si é distinto per la sua presa di posizione a favore dei prigionieri politici che ha assistito.

La sua determinazione l'ha condotto in prigione nel 1991 dove (a titolo puramente preventivo !) ha trascorso due anni in condizioni drammatiche. Al processo, che ha avuto luogo nel 1993, é stato prosciolto da ogni accusa e liberato.

Nel 1997 il Governo di Gibuti l'ha fatto sospendere come Avvocato per impedirgli di difendere gli oppositori politici al regime. Da allora si é dedicato a missioni internazionali per conto di Organizzazioni officiali.

Di recente :

  1. ha partecipato in qualità di osservatore alle sessioni del Tribunale Internazionale incaricato di giudicare i crimini contro l'umanità nel Rwanda.
  2. é stato inviato da Amnesty International a partecipare alla Conferenza di Roma in luglio 1998, riunita per creare la Corte Penale Internazionale

Nel dicembre 1998, quando si stava recando in Francia per partecipare alle cerimonie di commemorazione del 50mo anniversario della Dichiarazione dei Diritti dell'Uomo, le autorità gli hanno ritirato il passaporto alla dogana.

Numerose proteste ne hanno invocato l'immediata restituzione : FIDH - Paris, Centro per l'Indipendenza dei Magistrati e degli Avvocati di Ginevra ecc.


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